Fusco: “Equilibrio e continuità, in A non dovremo mai perdere la bussola”

Le dichiarazioni di Filippo Fusco in conferenza stampa:

“Voglio ringraziare tutti per l’appoggio che ci avete dato durante tutto l’anno, anche le critiche ci hanno aiutato a crescere.

Il Verona ha vinto perché ha valori importanti, vincere la serie B non è mai facile, soprattutto dopo una retrocessione.

La fortuna è stata avere una rosa completa fin dall’inizio, a gennaio sono arrivati dei ragazzi importanti come Ferrari e B. Zuculini che ci hanno dato una mano.

Il vero pregio di questa squadra è la cultura del lavoro, la mentalità che è stata trasmessa dalla società fino al campo che deve essere uguale per tutti.

Cassano? Ha giocato poco negli ultimi mesi e non ero favorevole al suo arrivo a gennaio per non rischiare di alterare gli equilibri, è un campione e in A sarà un valore aggiunto, anche se al momento non c’è nulla di definito.

Le neo promosse hanno l’obiettivo di salvarsi, noi dobbiamo avere sempre continuità ed equilibrio.

Ho capito che ce l’avevamo fatta quando ho visto i tifosi festeggiare a Verona anche se non ho mai avuto alcun dubbio che saremmo stati promossi, siamo riusciti a restare equilibrati sia nei momenti belli, sia in quelli brutti, riuscendo ad avere continuità di gioco e di rendimento.

Ho sempre avuto fiducia in Pecchia: è tra i migliori allenatori che ho avuto e può solo migliorare; anche Setti ha sempre capito che era l’allenatore giusto.

La serie A ti impone dei vincoli sulle liste dei giocatori, noi non dobbiamo disperdere i valori della squadra e sappiamo cosa dobbiamo fare anche a livello finanziario.

Ci aspetta una stagione difficile: ci vorrà equilibrio, continuità tecnica e ruoli ben definiti; non dovremo mai perdere la bussola soprattutto nelle difficoltà.

Io sono uno strumento della società, devo lavorare per migliorare la squadra gestendo al meglio anche i nostri giocatori, nelle valutazioni cerco sempre di mettere al primo posto la persona: se un calciatore è equilibrato, sereno e felice rende meglio.

Dovremmo mantenere equilibrio anche a livello finanziario, la stabilità è fondamentale, dovremo essere virtuosi ed avere un monte ingaggi bilanciato alle nostre potenzialità.

Dovremo creare un mix di giocatori esperti e di giovani, molti calciatori che abbiamo possono fare benissimo la serie A, la squadra andrà integrata con giocatori adatti ai nostri obiettivi.

Nessuno è incedibile, ci confronteremo con le aspirazioni di tutti i nostri giocatori, l’importante è salvaguardare la mentalità della squadra a prescindere dai singoli.

Il gioco di Pecchia? In B è più difficile fare un calcio propositivo mentre in A il livello è superiore e la tecnica è più importante”.

Federico Messini nasce a Villafranca di Verona il 15/05/1990. Studente in lettere moderne presso l'Università degli studi di Trento. Scrittore e cantautore ha all'attivo due pubblicazioni : "Il gioco degli spiccioli" uscito nel 2013 e "Il doppiatore" uscito nel 2016.

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