Serie A, paracadute e fair play finanziario

Anche se la nuova ripartizione dei diritti porterebbe nelle casse del club di via Belgio 9,5 milioni in più, ma solo in caso di permanenza nella massima serie, non è detto che al Verona convenga forzare la mano e aprire i cordoni della borsa a gennaio.

Un sostanzioso intervento sul mercato comporterebbe un rischio d’impresa elevato, che non per forza sarà premiato. Infatti, nella sciagurata ipotesi che l’Hellas non riesca a centrare la salvezza, si troverebbe in B con il portafoglio alleggerito.

Diversamente, piazzando gli ingaggi più alti – Pazzini su tutti ma, volendo, anche Rómulo – i conti del Verona quadrerebbero già da subito, confidando poi nell’entusiasmo dei giovani per artigliare la quartultima posizione.

Male che vada, si ripartirebbe dalla cadetteria con i 25 milioni di euro del paracadute e un monte ingaggi completamente sanato. Questo il ragionamento societario, orientato, perché esplicitato anche dal Direttore Sportivo Fusco, al nuovo corso di fair play finanziario.

M.C.

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