Le dichiarazioni di Gennaro Troianiello alla GdS:
“Io Amuleto? Mi piace, però è riduttivo, prima sono un calciatore, se poi vinco è meglio.
La svolta della mia carriera fu la promozione con il Siena di Conte, pensavo di giocare in A ma poi lui andò alla Juve e non mi tennero.
Della promozione con il Sassuolo ho amicizie che resistono ancora, un gruppo bellissimo, sono molto legato a Di Francesco.
A Palermo il pubblico mi amava tanto, io giocavo titolare e Dybala era in panchina.
La promozione con il Bologna è stata la più sofferta: all’ultimo minuto dei playoff.
Verona non è una città da Serie B, ad un certo punto ho avuto paura di finire ai playoff e invece siamo tornati quelli di inizio stagione e ce l’abbiamo fatta, Pecchia mi ha fatto giocare nel momento più delicato e mi sono fatto trovare pronto.
Coppola e Pazzini sono i leader dello spogliatoio, quando bisognava sdrammatizzare toccava a me.
Scherzi fatti quest’anno? Apparte i soliti tagli dei vestiti abbiamo bruciato una maglietta ad un compagno, non stavamo andando bene, ridere ci ha aiutato.
Dedico la serie A a mia figlia Sofia, ha sei mesi, grazie a lei sono cambiato.
Il futuro? Adesso sono a fine contratto ma sogno di debuttare in serie A”.