Romulo e il Verona sempre più distanti. Ieri la freccia carioca non era nemmeno in panchina nell’amichevole con il Sud Tirol.
Il ragazzo, completamente ristabilito dopo i guai della pubalgia, non resterà a Verona per un solo motivo: la cocciutaggine dell’agente Alex Firmino non permette margini di manovra.
Il contratto del suo assistito resta così com’è, senza alcun ritocco verso il basso o spalmatura in più anni. E in un club dove perfino Pazzini ha accettato di limare l’ingaggio, il caso Romulo non deve esistere.
Eventuali malumori nello spogliatoio sarebbero letali. Piazzarlo non è però semplice perché il brasiliano ha rifiutato la destinazione Cruzeiro e in Europa nessuno lo cerca.
Se Fusco non riuscisse a trovargli un’altra squadra, il rischio è che l’Hellas si trovi in casa una bomba ad orologeria: il muro contro muro potrebbe portare i dirigenti gialloblù a metterlo fuori rosa, pur nel paradosso del faraonico stipendio che il club di via Belgio dovrà continuare a pagargli e avendo ben presente che a giugno il ragazzo se ne andrà a parametro zero.
Il rebus appare tutt’altro che risolvibile.