Agostini: “A Verona mi sento in famiglia”

Alessandro Agostini, in conferenza stampa, parte dall’amata Cagliari, squadra e città che mai avrebbe pensato di abbandonare. “Ed in effetti – dichiara – c’è tanta delusione a livello umano perché mai avrei pensato di potermene andare. Poi però sono arrivato a Verona e ho apprezzato immediatamente il clima familiare che si respira: qui l’atmosfera è davvero piacevole. Giovani e vecchi formano un gruppo unito; insieme siamo riusciti a raggiungere una posizione di classifica ad inizio anno inimmaginabile. Sulla squadra in generale e sul mio inserimento in particolare, la mano di Mandorlini si vede eccome: lui è un gran motivatore oltre che un allenatore estremamente preparato a livello tattico; mostra molte similitudini con altri tecnici che ho avuto, per esempio, Allegri e Ventura. Per quanto riguarda la coppia gol Iturbe-Toni posso dire che il primo se è in giornata è immarcabile, mentre il secondo merita la convocazione ai Mondiali. Contro la Lazio dovremo necessariamente tenere d’occhio tutti i giocatori biancocelesti, stando però maggiormente attenti a Keità e Klose: il primo è un giovane talento alla Iturbe mentre Klose rappresenta l’esperienza e il cinismo sotto porta. Mancano tre gare alla fine del campionato e proveremo a dare il massimo per vedere se siamo capaci di centrare l’obiettivo “Europa League”. Sarebbe davvero un’impresa che rimarrebbe nella storia del Verona e noi tutti vogliamo provarci”.

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