Al bar dello Sport. 4 ciacole sulla Serie A

Diceva il saggio del bar dello Sport: “Meio un ponto par omo, che tuti e tri a una sola“. E per fortuna Bologna e Benevento hanno mantenuto fede all’auspicio. Entrambe dietro al Verona in classifica, non si avvicinano più di tanto e restano a 24 grazie all’1-1 di ieri sera (Sansone-Viola).
Oggi prosegue la 22^ giornata. Alle 15 Torino-Genoa, sfida tra i Davide della panchina. Il Genoa non sa più perdere, ha infilato 13 punti di fila ed è a -6 dal Verona. Il Toro soffre laggiù in fondo alla classifica. Un bel pareggio non guasterebbe nemmeno qui. Alle 18 c’è Napoli-Juventus: classica gara tra le “nemiche” storiche dei tifosi gialloblù. Un pronostico del solito saggio: “Speremo che le perda tute e do“. Bella la sfida tra gli amici e ex compagni Pirlo e Gattuso.
Milan in campo sabato sera a La Spezia, appena passato di mano alla famiglia Platek. Per l’Hellas meglio se i liguri non fanno punti.
Domenica si giocano cinque partite: la Roma cerca il riscatto alle 12.30 contro l’Udinese all’Olimpico e il tifoso gialloblù confida nel fatto che anche i friulani non si avvicinino troppo. Alle 15 si gioca Cagliari-Atalanta con i sardi vogliosi di vittoria per accorciare la classifica e alzare l’asticella della quota salvezza. Per questo, forse è meglio per il Verona se non fanno punti. Tra Sampdoria-Fiorentina, dove è auspicabile il pareggio, è piacevole veder sfidarsi in panchina due signori del calcio, nemmeno paragonabili a certi loro colleghi che non brillano di educazione nei turni infrasettimanali di Coppa Italia.
Alle 18 c’è Crotone-Sassuolo. Calabresi in fondo alla classifica, emiliani principali antagonisti del Verona per un posto al sole. Il saggio direbbe: “Mi ghe tegno al Crotone“. Quasi quasi è da farci un pensiero.
Alle 20:45 è scontro diretto per i piani alti della classifica in Inter-Lazio, gara che interessa poco al popolo scaligero.
I quattro giorni di Serie A si chiudono in bellezza con l’Hellas di Juric che ospita il Parma. E non vediamo l’ora che arrivi lunedì sera, perché alla fine “quel che conta, l’è che vinsen noaltri“.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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