Sono tantissime le trattative che possono decollare e gli affari che si possono concludere in sede di calciomercato.
Le regole sui limiti delle rose ogni anno creano decine e decine di svincolati, spesso anche di qualità: possibili acquisti a costo zero, per i quali è necessario solo pagare il contratto.
Le stesse regole generano poi il mercato degli esuberi. Giocatori che sono finiti fuori dai progetti tecnici delle società e degli allenatori, ma che hanno ancora contratti in essere. Le squadre non li convocano per i ritiri, li mettono fuori rosa, li fanno allenare da soli, in attesa di cederli.
Ma non finisce qui. C’è il mercato dei giovani. E anche questi sono moltissimi: ragazzi acquistati come investimento per il futuro che le società vogliono cedere in prestito per maturare; giovani che rientrano da prestiti in Lega Pro o in Serie B che possono essere nuovamente prestati, magari in Serie A, per completare il loro processo di maturazione; diciannovenni che finiscono il percorso con le squadre Primavera (quest’anno tocca ai 1998) e che hanno bisogno di mettersi alla prova con i professionisti.
Infine c’è il mercato dettato dalle neoretrocesse. I parametri della Serie B, i limiti salariali, il paracadute che spesso non basta, fanno sì che le tre squadre retrocesse in cadetteria debbano cedere alcune pedine e spesso a basso costo. La chiave è avere pazienza e aspettare il momento opportuno per piazzare i colpi.
Il calciomercato è iniziato e gli affari si possono fare, le occasioni ci sono. Fino al 31 agosto.
Damiano Conati