Bordin: “Esonero inevitabile”

Dopo la notizia dell’esonero di Andrea Mandorlini, ha parlato ai taccuini di tuttomercatoweb Roberto Bordin, fino alla fine dello scorso campionato vice storico del tecnico di Ravenna. Ecco le sue dichiarazioni:

“Mi spiace per i tifosi e per tutti i protagonisti di questa situazione. Con il Frosinone era l’ultima possibilità, l’esonero era inevitabile. Per me è sempre stato il miglior allenatore possibile perché è colui che conosce meglio la piazza e poteva tirare fuori il meglio dai giocatori. Ha avuto la sfortuna di perdere per infortunio molti giocatori titolari. Sono stati mesi assurdi, dove ha fatto fatica a fare le convocazioni dovendo portare con sé tanti Primavera. Diventa difficile mettere la squadra migliore. Dispiace a tutti dopo cinque anni insieme. Pensavo che potesse risollevare la squadra ma non ce l’ha fatta. Le colpe non sono solo del mister, ma alla fine è sempre lui a pagare gli errori di tutti. Quando una squadra ha solo sei punti in classifica, gli errori devono essere divisi tra tutti, compresi dirigenti e presidente”.

Perché il primo a saltare è stato lei nella scorsa estate?

“Il mister mi ha chiamato dicendo che la società aveva deciso di cambiare il vice-allenatore oltre che il direttore. Non so il motivo”.
La sua assenza ha pesato sul rendimento del gruppo?

“Di sicuro. Lo staff era una bella squadra dove io stavo molto bene. Non sarei mai andato via da Verona visti i risultati dei nostri cinque anni insieme. Io stavo bene con la squadra e la squadra stava bene con me. A me è andata male dall’estate e ora tocca al mister. Con Mandorlini ho collaborato per ben 10 anni ma lui ha dovuto accettare le richieste della società. Eravamo un gruppo affiatato, c’è più di una cosa che non torna in questa stagione, soprattutto a livello societario”.

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