Campanharo e la saudade al contrario

Al suo arrivo rivelò di ispirarsi a Pirlo e che non si sarebbe fatto sfuggire la seconda possibilità di sfondare in Italia: in realtà per Campanharo l’esperienza di Verona è stata tutt’altro che positiva. Mai preso realmente in considerazione da mister Mandorlini, Gustavo ha consumato la permanenza sulle rive dell’Adige da spettatore. Non è riuscito ad imporsi così come successe qualche anno fa a Firenze, dove il club gigliato decise di non puntare su di lui. Nemmeno il basso riscatto ha ingolosito il club di via Belgio che l’ha rispedito al Bragantino, nella Serie B brasiliana. E la doppia bocciatura italiana (Fiorentina e Verona) per il giovane carioca appare già come una sentenza: difficilmente riuscirà ad avere un’altra chance per riscrivere il suo futuro nella nostra serie A.

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