Caos Milan e dimissioni Allegri: “Inaccettabile”

In casa Milan non si respira un clima molto sereno: è cominciata a circolare la parola ‘dimissioni’, allarme tra i tifosi.

Massimiliano Allegri si è messo subito al lavoro per cercare di far dimenticare al Milan lo scivolone interno contro la Cremonese nella prima giornata di campionato. Il tecnico livornese spera anche che questi ultimi giorni di mercato possano portargli i rinforzi richiesti: il colpo Nkunku è certamente gradito all’ex allenatore della Juventus, che può così disporre di un centravanti che nei suoi anni al Lipsia ha realizzato tante reti e ha garantito un rendimento decisamente elevato.

L’esperienza al Chelsea non è andata altrettanto bene e per questo il giocatore spera di rilanciarsi in rossonero. Tuttavia, nonostante l’arrivo del 27enne francese, secondo molti il mercato del Milan non è stato all’altezza. Allegri aveva chiesto principalmente due rinforzi: in attacco il tecnico toscano avrebbe voluto Dusan Vlahovic (che invece rimarrà alla Juve almeno per un altro anno), mentre a centrocampo il nome più gradito a Max era Adrien Rabiot, dato in uscita dal Marsiglia dopo la lite con Rowe.

Alfredo Pedullà, giornalista di Sportitalia, ha parlato proprio di questo, soffermandosi su come il Diavolo avrebbe portato a Milanello i giocatori richiesti da Allegri se avesse voluto davvero farlo. “Il Milan fa il mercato a prescindere dall’allenatore e dal direttore sportivo“, ha detto Pedullà.

Ultim’ora, dimissioni Allegri: lo ha detto in diretta

Il giornalista è convinto che ‘Acciughina’ non stia decidendo nulla, aggiungendo che i soldi che i rossoneri possono ricavare dalle cessioni di Musah e Chukwueze potevano essere tranquillamente utilizzati per arrivare a Vlahovic. “Per me un allenatore che subisce queste cose deve dimettersi – tuona Pedullà – lo dico con tutta la stima che ho per Allegri anche se negli ultimi anni non mi sono trovato d’accordo. Come può accettare una roba del genere?“.

Il giornalista di Sportitalia conclude il suo intervento mettendo in guardia Allegri: se le cose dovessero andare male alla fine il conto verrà presentato a lui e non a Tare o Furlani. Tuttavia il tecnico livornese è abituato a lavorare in situazioni complicate: basti pensare alla sua seconda esperienza juventina, dove si è trovato a guidare una barca in tempesta dopo il caos plusvalenze.

Il mercato non lo ha certamente soddisfatto a pieno ma l’esperienza accumulata in tanti anni da Allegri viene comunque vista come una garanzia dall’ambiente rossonero.