di Michele Coratto
Umiliante. Mai il Verona così in basso nella storia dei suoi trascorsi in serie A. La desolazione fa quasi passare la voglia di parlare e scrivere. Dopo Attila, che devastò e sparse sale su Aquileia, ai giorni nostri altrimenti nota per avere dato i natali a Gigi Del Neri, il Mister sopporta un’altra rovina: Verona è maciullata. Non la città ma l’Hellas. E non certo da Attila. Qualcuno in via Belgio deve fare “mea culpa”. Giustifichino come mai non siamo stati in grado di battere il Rovigo o abbiamo superato solo con il minimo scarto (0-1) il Vigasio. Produciamo montagne di azioni offensive (grazie all’acume tattico di Del Neri), ma non le concretizziamo. Morale: dopo diciannove gare il responso del campo sentenzia che siamo debolissimi. Inadeguati per la serie A. Qualcuno si assuma le responsabilità e chieda scusa ai tifosi, come sempre encomiabili. Una delle poche risorse inestinguibili dell’Hellas Verona.