Era il 2013 quando Sogliano prelevava a parametro zero lo svincolato Godfred Donsah, ex Primavera del Palermo. Il centrocampista ghanese classe 1996 andò in prima squadra da Mandorlini e debuttò in A per una manciata di minuti contro l’Atalanta. Fu l’unica presenza in gialloblù visto che a fine stagione l’Hellas decise di venderlo. Il Cagliari lo acquistò a titolo definitivo per la cifra di 2,5 milioni di euro, più una percentuale del 15% su una successiva cessione.
Cessione che è avvenuta a giugno 2016 per 6 milioni di euro al Bologna (prima era in prestito) e che ha fruttato ai gialloblù altri 900 mila euro. Una plusvalenza complessiva quindi di 3,4 milioni per un giocatore che da quel momento in poi non ha trovato più spazio a Bologna. Prestito al Cercle Bruges e oggi al Rizespor. Una 20ina di presenze in Belgio, già 24 con 1 gol in Turchia, ma un valore del cartellino clamorosamente crollato e un contratto in scadenza nel 2022 con il Bologna che sarebbe da rinnovare.
Alla fine Donsah non ha rispettato le aspettative e a chi diceva che forse il Verona l’aveva venduto troppo frettolosamente, il prosieguo della sua carriera ha fatto capire che è stata comunque una buona mossa di mercato. Una plusvalenza di valore per uno che aveva giocato pochi minuti e che oggi non è nemmeno esploso. Diciamo che, anche con un po’ di fortuna, pur agendo troppo d’impulso, in quell’occasione Setti non ha avuto propriamente torto.
Damiano Conati