Cirigliano e l’addio che si avvicina

Non si sblocca la trattativa per Ezequiel Cirigliano, anzi, si complica ogni ora di più. Il silenzio del River sulla proposta dell’Hellas, 1 mln di euro per il riscatto, è un macigno sulle aspettative del club di via Belgio. La dirigenza argentina vuole capitalizzare al massimo dalla vendita del suo gioiellino e, seppur ingolosita dalla cifra offerta dal Verona, non risulta completamente soddisfatta (ne vuole 2,5). Infatti, pur riconoscendo la stagione con molti bassi del numero 14 gialloblù, il River non vorrebbe svenderne il cartellino. Di più: a complicare ulteriormente le cose ci si è messo il Napoli. Come si sa, Benitez cerca un uomo che dia ordine davanti alla difesa partenopea e in questo senso non è mistero quanto abbia inseguito Mascherano. Ebbene, per il tecnico spagnolo Cirigliano rappresenterebbe il calciatore che cercava, anche se certamente di un altro calibro. Senza considerare che l’operazione ha il benestare anche del Presidente De Laurentiis che limiterebbe l’esborso per un acquisto considerato “low cost”. Intanto il fax del club di via Belgio tace e le possibilità che Ezequiel rimanga in gialloblù sono ridotte a lumicino. In ogni caso, sembra paradossale ma l’eventuale partenza del sudamericano non sarebbe considerata una tragedia perché: 1) accenderebbe il disco verde alla trattativa per il ritorno di Tachtsidis, fortemente voluto da mister Mandorlini, 2) libererebbe una casella di extracomunitari permettendo al Verona di puntare forte su altri obiettivi di mercato (Evangelista, Ucan). Insomma, l’intrigo Cirigliano, comunque andrà a finire, scompaginerà le carte in tavola a disposizione di Sogliano che a cascata dovrà modificare l’organico riequilibrando, tra entrata ed uscita, le scommesse extracomunitarie per la prossima stagione.

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