Clamorosamente in B

di Michele Coratto

Va in archivio con due mesi d’anticipo il campionato dell’Hellas Verona. Il requiem ce lo suona il Carpi, da ieri lanciato verso la storica salvezza. Siamo una squadra da serie B. I calciatori lo sono. La Società lo è. A partire dal vertice, presuntuoso quanto basta nel distruggere il giocattolo. Lo è Gardini, fuggito quasi alla chetichella ma insignito da Setti di complimenti in “pompa magna” per l’egregio lavoro svolto. Roba da non credere. Lo è Bigon, che ha fallito ben due mercati, quello estivo e la sessione di gennaio. Non lo sono invece i tifosi, unici nel loro genere. Una società clamorosamente scarsa nella stagione più brutta di sempre. Si vergognino pubblicamente tutti e chiedano scusa. A settembre l’Hellas Verona era già morto. Chiunque passeggiava su di noi. Sui gialloblù probabilmente passeggerebbero anche formazioni di cadetteria. Mai avrei pensato che la pochezza tecnica superasse addirittura l’inadeguatezza dirigenziale. Invece è proprio così. Ma il prodotto scaduto e infinitamente scarso è figlio di una società superba e spocchiosa, mai umile e gravemente irresponsabile nelle dichiarazioni. Il disastro è completo se si pensa che con la sconfitta di ieri abbiamo lanciato il Carpi a danno del Palermo. Salterà anche l’introito milionario del paracadute? Povero Setti, mi fa quasi pena. Chissà se nel suo inconscio ci sia qualche rimorso per aver liquidato troppo in fretta l’unico diesse (Sogliano) che dal mercato non pescava solo brocchi. No, conoscendolo, nessun rimpianto. Bigon è clamorosamente adatto. Auguriamoci lo sia almeno per il mercato di B..

Michele Coratto si diploma al Liceo Classico “Scipione Maffei” e si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona. Giornalista dal 2011, collabora con la Redazione Sportiva de L'Arena ed è Direttore Responsabile di Hellas News.

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