Cresce il Verona di Setti. Cresce nella prima squadra che grazie a D’Amico è ormai composta per lo più da giocatori di valore e di proprietà e cresce nei risultati con una organizzazione tecnica e agonistica da fascia sinistra della classifica grazie al lavoro di Juric e del suo staff. Cresce la società nei vari ruoli dirigenziali. Cresce il mondo dello scouting e delle conoscenze sui mercati italiani, europei e sudamericani. Il settore giovanile, grazie a Margiotta, è tornato a risplendere nei risultati e a dare con continuità prospetti alla prima squadra, mentre la società satellite del Mantova permette una crescita graduale nel professionismo a coloro che escono dalla Primavera. Si è stabilizzato il settore femminile, è nata una Academy con progetti di collaborazione internazionale, è arrivato un nuovo outlet dedicato e da un paio d’anni brilla la nuova sede. Il tutto contornato da plusvalenze da capogiro che mostrano una società senza debiti e in ordine con i conti e permettono anche al presidente di non metterci del suo dal punto di vista economico, per concentrarsi solo sul piano organizzativo e strategico. Che dire di più?
Che se verrà data continuità allo staff composto in questi due anni e se saranno solo una o due a stagione le plusvalenze, si può pensare a una società più forte e solida, anche nei confronti delle altre, si può puntare davvero al centro sportivo nuovo e nei risultati ci si può consolidare tra le prime 10 in Italia, sognando anche qualcosa in più della salvezza tranquilla. La strada è tracciata, i magnifici tifosi intorno ci sono sempre e comunque, ora non resta che continuare a crescere.
Foto: Zimbio
Damiano Conati