Considerato che ad ogni possibile nuova partenza nel gruppo principale, può corrispondere un nuovo arrivo, in questo momento D’Amico sta lavorando su due colpi abbastanza urgenti e due più a lungo termine, che possono concretizzarsi a fine mercato.
I due obiettivi principali sono un terzino destro e un esterno d’attacco. Nel ruolo di terzino si era pensato a Maggio che poi, per motivi famigliari, è rimasto in Campania. Il Verona ad oggi ha Almici e Gonzalez, che però è in vendita. Si possono adattare Bearzotti e Bianchetti, ma un terzino destro di ruolo da alternare con il neoacquisto ex Atalanta, manca.
Nella posizione di esterno d’attacco, invece, il Verona ha chiesto informazioni al Perugia per Buonaiuto e al Parma per Di Gaudio. Il reparto è abbastanza assortito, con un Matos che in B potrebbe fare la differenza e un Lee pronto ad esplodere. Ma è proprio il piccolo sudcoreano ad impensierire D’Amico. I suoi impegni con la nazionale sono continui: dal 18 agosto al 2 settembre ci saranno i Giochi Asiatici in Indonesia per Under 23, mentre in gennaio 2019 la Coppa d’Asia. Lee è candidato a partecipare ad entrambe le manifestazioni e al Verona servirà ancora di più un nuovo esterno d’attacco per tutelarsi nei periodi di sua assenza.
Gli obiettivi che invece si potrebbero concretizzare dopo il ritiro riguardano un nuovo centrocampista e la punta centrale. Al centro dell’attacco c’è Pazzini, ci sono Cappelluzzo e Tupta, ma qualcosa indubbiamente manca. Pazzini va per i 35 e non si conosce la sua tenuta fisica. I due giovani sono acerbi e al momento tra i professionisti hanno dimostrato pochissimo. Serve un attaccante di affidamento e che può accettare i gradi da secondo dietro Pazzini, un po’ come è stato Ganz due anni fa. A centrocampo, invece, Fossati, Danzi e Laribi possono giocare centrali, l’italo-tunisino con Calvano, Gustafson e Zaccagni interni, ma manca sicuramente un altro interprete, possibilmente di piede mancino. Volendo il reparto può anche restare così, ma per una squadra che punta alla promozione e finanziariamente ricca come il Verona, è necessario l’acquisto di un altro centrocampista di livello, che possa far fare un ulteriore salto di qualità al reparto.
Negli altri ruoli, il Verona è abbastanza coperto, con l’incognita terzino sinistro (Felicioli e Souprayen saranno all’altezza?), che si può eventualmente sistemare nel mercato di gennaio.
Si attendono le mosse di D’Amico per completare una rosa che è già competitiva, ma che ad oggi non sembra la corazzata che può ammazzare il campionato.
Damiano Conati
Così com’ è ci salviamo.
D’altra parte la coppia di terzini titolari é quella che salvò l’Ascoli 2 anni fa.
Matos segna se non c’é il portiere.
Di Gennaro dalla Lazio potrebbe fare il regista esterno.
Servono due esterni d’attacco forti ed un centravanti boa. Tipo Galabinov.
Ma a voi che lo dico a fare. Il padrone vi ha detto dire che siamo competitivi anche così.