Andrea Cossu e’ uno dei grandi ex della partita di sabato. Cagliaritano di nascita oltre che di appartenenza al club, Andrea rappresenta lo schiaffo più evidente al detto “nemo propheta in patria”. La svolta nella carriera del piccolo sardo avvenne nel mercato invernale del 2008 quando venne ceduto dall’Hellas, sprofondato con lui in Lega Pro, al Cagliari, in serie A. Da quel momento il rendimento del calciatore cambiò radicalmente: Ballardini lo invento’ fantasista e lui riuscì ad incidere con grande sagacia tattica nella massima categoria. Da quel momento inizio’ a palesare grandi doti nel saltare l’uomo e altrettante nel servire assist d’oro ai compagni di reparto. Un mutamento talmente enorme rispetto al calciatore che retrocesse con il Verona in terza serie e che subì un’ulteriore involuzione nel girone d’andata del primo anno di C, che non piacque ai “supporters” scaligeri che già prima della cessione lo avevano additato come uno dei principali responsabili della “debacle” sportiva per scarso impegno. Storia di un’avventura finita malissimo con i colori gialloblù addosso e di una sorprendente rinascita in terra sarda. Differenze evidenti che hanno lasciato la ferita aperta nella tifoseria scaligera, ancora oggi alla ricerca di risposte sul perché Cossu avesse un rendimento così scarso in Lega Pro.