Riportiamo l’intervista rilasciata lo scorso 6 ottobre dall’amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola, sulla trattativa non andata a buon fine tra il Palermo e Di Gaudio. Uno spiraglio per questo mercato di gennaio sembra rimanere aperto:
“L’affare era un’eccezione che si poteva fare, perché proprio ad un’ora dalla fine del mercato ci è stato proposto Di Gaudio. L’agente mi ha chiamato dicendomi che il Verona liquidava il contratto del giocatore e mi ha chiesto se ci poteva interessare. Non tanto per l’effetto sulla piazza ma per gli effetti nello spogliatoio, l’ingaggio di Di Gaudio avrebbe dato una scarica di adrenalina a tutto il gruppo, è un ragazzo che ha vinto gli ultimi tre/quattro campionati che ha disputato e, oltre ad essere di Palermo, è un ragazzo forte che avrebbe dato un contributo importante nello spogliatoio prima che in campo.
La cosa però è stata tremendamente frettolosa, lo stesso Di Gaudio mi ha mandato un messaggio a fine mercato augurandosi che potremo lavorare insieme in futuro, è stato graziosissimo ma la cosa l’ha colto completamente di sorpresa, nella sua testa aveva la Serie B e tutto pensava tranne che la possibilità Palermo, non ha avuto tempo di mettere a fuoco perché non c’era tempo –ha ammesso. La trattativa non è andata in porto ma non per questioni contrattuali perché eravamo d’accordo, ma il ragazzo non ha avuto il tempo di sintonizzarsi su questa lunghezza d’onda, è stato comunque graziosissimo e anzi lo ringrazio perché nessuno lo portava a mandarmi quel messaggio”.
L’ipotesi Palermo resta quindi in piedi, come pure la possibilità di andare nel Mantova di Maurizio Setti. Il fatto è che il giocatore non vuole scendere nella terza serie e aspetta la chiamata dalla Serie B. Non è nemmeno da escludere una rescissione contrattuale a fine gennaio di un contratto che comunque è in scadenza a fine giugno.
Damiano Conati