Di Gennaro: “Verona, per la vittoria della B sei la favorita”

Armando Mantovanelli

Un grande ex, Antonio Di Gennaro, faro del Verona dell’epopea anni ’80, accende i riflettori sull’Hellas di mister Pecchia.

“Dall’esterno – rileva – si percepisce la voglia del gruppo di riconquistare subito la massima serie. La società ha operato oculatamente allestendo una squadra giovane che conta anche sull’esperienza di alcuni senatori. Il paracadute ha permesso di costruire un team di spessore. Sulla carta, siamo i favoriti per la vittoria del campionato”

Partiamo dalla difesa..

“Caracciolo e Bianchetti sono arrivati ad un punto decisivo della loro carriera e devono dimostrare di essere maturati e di riuscire a fare il salto di qualità. Sono due elementi importanti e in Serie B possono essere un lusso. Nel calcio moderno però si difende in undici e non valuterei isolatamente gli elementi della linea arretrata..

Spiace invece per l’infortunio di Albertazzi perche’ ora sulla mancina le cose si complicano un po’. Il Verona e’ coperto con qualità anche nel ruolo dei portieri: Nicolas e Coppola in categoria sanno farsi rispettare e sono garanzie”.

Passiamo alla mediana allora..

“Quello del Verona credo sia il centrocampo più forte: Fossati, Greco, Zuculini e Viviani rappresentano valori non indifferenti per la categoria; senza scordarsi di un certo Romulo che sa disimpegnarsi sia a supporto della mediana  che della difesa.

Il nuovo reparto offensivo? “Sono sicuro che Pazzini sara’ il trascinatore, il punto di riferimento. Per numero di campionati giocati e professionalità fara’ la differenza. Tutto il fronte d’attacco gialloblù dovrà essergli complementare. Attorno al “Pazzo” ruoterà tutto il fronte offensivo. Lo stesso Ganz, straordinario come seconda punta, dovrà lavorare per Giampaolo e non al suo posto”. 

I nuovi Luppi, Zuculini, Ganz e Fossati tutti a segno nelle prime due partite. Un buon segnale..

“Si’, davvero. D’altronde sono giovani, hanno voglia di spaccare il mondo e non sentono il peso della responsabilità. Inoltre vogliono tutti dimostrare di non essere arrivati a caso in una piazza importante come Verona e il campo gli sta dando ragione. Giocare al Bentegodi non deve mai essere un’ansia”.

Viviani e Siligardi rimangono ancora oggetti misteriosi..

“Non si possono mettere in discussione giocatori di quel calibro. Viviani è un ottimo regista di grande qualità, Siligardi un sinistro duttile di tutto rispetto. Se entrambi staranno bene fisicamente potranno dare un grande contributo. La B è molto faticosa e non devono avere fretta di recuperare bene perché la qualità alla lunga paga”.

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