Dimarco: la volontà del giocatore fa la differenza

Dimarco torna all’Inter. È stato lui stesso a esprimere la volontà di provare a mettersi in gioco nella società dove è cresciuto. E senza Conte ha molta più possibilità di farcela. Tra l’altro, se dovesse essere Simone Inzaghi il nuovo tecnico nerazzurro, il ruolo di laterale sinistro calzerebbe a pennello su Dimarco. Sirene da parte del Torino? Nulla di vero, per ora, ma sicuramente se in estate (o alla lunga a gennaio) Dimarco non convincerà il suo nuovo tecnico in nerazzurro, allora Juric potrebbe chiamarlo in Piemonte, ma per ora Dimarco vuole giocarsi le sue carte a San Siro.
E il Verona? Riscattarlo a 6,5 milioni, con una percentuale del 50% all’Inter in caso di eventuale cessione, è un’operazione poco vantaggiosa in ottica plusvalenza. Sicuramente sarebbe utilissima dal punto di vista tecnico, ma non si può nemmeno tenere in squadra un giocatore scontento che ha chiesto di andare a giocare in una big. Il Verona otterrà dall’Inter un indennizzo, economico oppure sottoforma di giocatori, in prestito e non solo. Eventuali operazioni si faranno solo quando l’Hellas avrà il suo nuovo tecnico, ora è prematuro fare nomi (come Pinamonti, Esposito, Di Gregorio, Salcedo).
La cosa praticamente certa è che Dimarco l’anno venturo non sarà del Verona e ciò rappresenta una grave perdita per la rosa gialloblù.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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