Elkjaer: “Bellissimo che si ricordino ancora di me”

Foto: Preben Elkjær Larsen (Fonte: tggialloglu.it)

Verona-Juventus. Elkjaer conquista un pallone a metà campo e via verso la porta difesa da Tacconi. Supera Pioli in velocità e Favero con un dribbling. Però il difensore juventino urta la suola dell’attaccente danese. E via la scarpa. Elkjaer? Incurante: tira e segna un gol che regala la vittoria al Verona e ancora oggi è leggenda. Anche perché quell’anno la squadra di Bagnoli vinse il suo primo e unico storico Scudetto, l’unica provinciale ad aver vinto un campionato italiano. Per gianlucadimarzio.com Elkjaer svela le sue emozioni a distanza di 30 anni:

Ne è passato di tempo da quel gol…

“Sì, ed è bellissimo che si ricordi ancora dopo 30 anni. Sono poche le reti che rimangono nella mente della gente dopo così tanto tempo. In quella partita ero particolarmente contento perché battere una squadra forte come la Juventus è sempre motivo di grande orgoglio”.

Durante l’azione s’era accorto di non avere più uno scarpino?

“Subito, ma in quell’attimo volevo solo tirare e fare gol, non ho calcolato null’altro. Anche il giorno dopo non ho pensato che fosse stata una cosa così originale, solo con il tempo mi sono accorto dell’importanza di tale gesto.”

Quell’anno il Verona di Bagnoli vinse lo scudetto 1984-1985.  Che ricordi ha di quell’impresa?

“Fantastici. Eravamo una squadra fortissima ma soprattutto tutti amici. Con un allenatore bravissimo, Osvaldo Bagnoli, che aveva capito come gestire il gruppo nel migliore dei modi. È stato un anno stupendo, particolare, unico.”

Un’impresa simile potrà ancora ripetersi nel calcio moderno?

“Mai dire mai. Il calcio è strano, una provinciale per esempio proprio come il Verona, potrebbe anche vincere lo Scudetto. E’ una buona squadra, sono andato allo stadio qualche mesa fa: sempre un piacere essere al Bentegodi. Qualche volta vedo le partite dei gialloblù in televisione anche qui in Danimarca.”

Verona sempre nel cuore di Elkjaer, “cenerentola” danese. Verona: che ha stupito, stupisce e… Stupirà.

Fonte: gianlucadimarzio.com

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