Ex all’estero. Wszolek, il miglior affare di Bigon

Pawel Wszolek arrivò a Verona senza grandi proclami. Fu un prestito della Samp, dove giocava pochissimo, e con Mandorlini in gialloblù giocava ancora meno.

Poi arrivò Delneri e il polacco classe 1992 scoppió. Il Verona lo riscattó a gennaio 2016 nell’ambito dell’affare Sala e l’estate successiva Fusco fu bravo a cederlo in Inghilterra, al Queens Park Rangers.

2 milioni fruttò alle casse scaligere la sua cessione, mentre ai nuovi acquirenti non è andata altrettanto bene. La salvezza risicata nella Serie B inglese e un altro campionato anonimo nella seconda lega britannica quest’anno, non hanno permesso a Wszolek di brillare (in due anni al QPR, 52 presenze e 4 gol). Anche in nazionale non gli è andata meglio, dove viene convocato ma gioca poco.

Insomma un uomo di fatica, un umile gregario transitato da Verona in silenzio, lasciando dietro di sè pochi ricordi e pochi rimpianti, ma un buon gruzzoletto per le casse gialloblù. Di sicuro è stata la miglior intuizione avuta da Bigon a Verona. Probabilmente l’unica.

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