Fallimento 

di Michele Coratto

Si legge fallimento, si interpreta Serie B. Ennesima gara da dimenticare del Verona che settimana dopo settimana riscrive il proprio record negativo nella massima serie. Bentegodi ancora una volta terra di conquista e baratro che si materializza sempre con maggior nitidezza. Notte fonda tra i gialloblù. Hellas rivitalizzato dalla cura Del Neri ma troppo debole per affrontare un torneo dove risulta semplicemente inadeguato. Che lo dicano chiaro e tondo il duo dirigenziale Bigon-Gardini! Lo ammettano perché ora (ma anche prima) sono i numeri della classifica ad inchiodarci: il Verona è l’unica formazione a secco di vittorie ed alla fine del girone d’andata rimane sconsolatamente fanalino di coda con 8 punti. 

Giù la maschera – Molti giocatori appaiono carenti per la categoria, Pazzini fuori forma nella migliore delle ipotesi e troppi elementi chiave succubi di malanni fisici dei più disparati. Con il Palermo, nel secondo tempo, Hallfredsson passeggiava e gli altri sembravano tutt’altro che delle saette. Che ciò sia causato da preparazione insufficiente o da altri fattori poco importa: la squadra è sulle gambe e le responsabilità sono ancora senza padroni…

Errori societari – L’ultimo posto in graduatoria è figlio di decisioni scellerate della Società. Lo scorso giugno la proprietà ha deciso di non rinnovare la fiducia a molti componenti dello staff tecnico e dirigenziale inanellando errori irreparabili. Uno in particolare è stato fatale: l’allontanamento di Sean Sogliano ha accelerato il processo di rottura del giocattolo e causato lo sconquasso. È inutile girarci attorno. Da stasera Setti è chiamato a riflettere: di fronte ad una tale disfatta saprà bocciare i responsabili della direzione generale e sportiva così come fece a giugno quando decise di dare il benservito a medici, vice allenatore, direttore sportivo etc? Adesso che la serie B è ad un passo il Presidente avrà la forza di esautorare chi con la propria “mala gestio” ha condotto l’Hellas Verona all’harakiri? Un suicidio annunciato e previsto che ha radici profonde e che si è fortificato soprattutto dopo la sconfitta per 4-1 in casa Samp, quando invece di cambiare guida tecnica si è ostinatamente insistito con il confuso Mandorlini.

Il Futuro – L’inabissamento oramai è costante. La lucidità se ne va ed occorre prendere coscienza dell’amara realtà. A meno di clamorosi quanto inaspettati miracoli, l’anno prossimo sarà cadetteria. Diciamolo pure senza alcun timore di essere smentiti. Perciò è verosimile aspettarsi un mercato invernale di presumibili cessioni e smantellamento della rosa. Marquez e Matuzalem hanno già abbandonato la nave, ora toccherà a Sala, Moras e a chiunque altro abbia un ingaggio alto o un valore del cartellino che ingolosisca le entrate di bilancio del club di via Belgio. Come scritto venerdì http://www.hellasnews.it/hellas-verona-liquidazione-per-rinnovo-locali/  è arrivato il momento di affidarci all’esuberanza dei giovani virgulti gialloblù. Ragazzi motivati dalla voglia di emergere. Piccoli germogli sbocciati grazie alla sagacia e al fiuto di Sean Sogliano, sulla cui onda lunga il Verona può risorgere. Tanto non c’è più nulla da perdere. Rifondiamo e ripartiamo da zero.

Michele Coratto si diploma al Liceo Classico “Scipione Maffei” e si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona. Giornalista dal 2011, collabora con la Redazione Sportiva de L'Arena ed è Direttore Responsabile di Hellas News.

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