Fuga per la vittoria

di Massimo Recchia 

Come nel celebre film con Pele’, Ardiles e Deyna i nostri prigionieri deportati della classifica dovranno cercare di sconfiggere non solo l’avversario in sé, oggi Bologna ieri Carpi, ma anche tutto il contesto di opposti che li ha imprigionati. 

Mi riferisco alla nuvola del destino avverso, del campionato nato male, del cambio tardivo di panchina, del mercato di riparazione che si è trasformato in mercato di espiazione. 

L’avversario canonicamente visto ed indicato come un soggetto sportivo si trasforma in paradosso destinato a divenire, come trasfigurato, un nemico reale impossibile da sconfiggere. Il gruppone di professionisti e talenti (ed ex), pescati dalle baracche naziste del fondo classifica dovrà impedire che le orde dal destino fatale vincano ancora una volta. Le truppe ariane ed imbattibili idealmente camuffate lunedì sera in piatti di lasagne e tortellini con i tacchetti di parmigiano, avranno la ghiotta occasione di azzerare ogni nostra minima speranza di raggiungere nei tempi supplementari e calci di rigore la tanto ambita fuga. 

Dalla B e dalla furia di qualche Stallone incazzatissimo…

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