Fusco: “Pazzini ha scelto Verona, tutti uniti per la salvezza”

Le dichiarazioni di Filippo Fusco, direttore sportivo dell’Hellas Verona, nella conferenza stanpa di fine mercato:

“Pazzini è un giocatore importante, ci sta che abbia delle offerte, è rimasto a Verona con l’allenatore che lo ha fatto rendere meglio.

Ha scelto lui di rimanere e noi siamo contenti, anche se non abbiamo mai forzato la sua uscita. 

C’è il massimo rispetto reciproco ma è un dato di fatto che negli ultimi campionati in A ha fatto fatica, dobbiamo creare le condizioni ideali per farlo rendere al meglio e lo stesso discorso vale anche per Cerci e tanti altri.

Abbiamo provato a fare un tentativo ambizioso per avere Bony, il Verona meritava un giocatore così importante.

Il rimpianto è Boyè ma il Torino ha voluto trattenerlo, Cutrone era molto vicino a giugno ma poi non è stato ceduto.

I giovani sono sempre un valore aggiunto, Kean è un giocatore che era ambito da molti club importanti ma lui ha scelto di venire qui e dimostrare di essere pronto per la serie A, secondo noi lo è.

Lee abbiamo dovuto aspettare l’ultimo giorno di mercato ma era un nostro obiettivo.

La squadra va sostenuta anche nelle difficoltà, sono convinto delle qualità di questa squadra ma la compattezza dell’ambiente e il sostegno sarà fondamentale per fare bene.

Svincolati? Abbiamo un posto libero, se dovesse capitare qualche occasione valuteremo, al momento riteniamo di essere completi tra giocatori esperti e giovani.

Abbiamo dato fiducia a tanti calciatori, il campo dovrà darci ragione. Sará un campionato difficile e dovremo essere uniti e lottare fino alla fine.

Abbiamo il controllo su tutti i giocatori che abbiamo preso tranne Kean, possono diventare tutti giocatori del Verona.

Setti non è ne Moratti ne Berlusconi, dobbiamo non oltrepassare il limite degli ingaggi ed essere equilibrati e coerenti nelle nostre idee. Abbiamo cercato di fare una squadra giovane con giocatori che possono rappresentare il futuro del Verona.

Ho voluto prendere solo calciatori motivati nel venire all’Hellas.

In campo si va sempre in undici, l’allenatore plasma le idee e noi abbiamo massima fiducia in Pecchia che è convinto di trarre il meglio da ogni giocatore. 

La nostra condizione è buona, per fortuna non abbiamo avuto infortuni gravi ma solo piccoli problemi fisici, questa sosta capita a pennello.

I costi gestionali del Verona? Siamo virtuosi nel rapporto fatturato/stipendi, siamo intorno al 55% del fatturato totale.

Il nostro obbligo è lasciare un club sano, perché il legame tra la città e il club è un patrimonio e dobbiamo garantire la sopravvivenza del Club in futuro.

Abbiamo preferito investire in una struttura, l’Antistadio in cui i nostri giovani possano allenarsi creando un legame maggiore con la città.

Questa squadra è a rischio retrocessione? Tutte le neo promosse lo sono, noi dobbiamo essere coerenti ed avere continuità, sono convito che rimanendo uniti potremmo superare le difficoltà, abbiamo i mezzi per ottenere la salvezza.

Caceres? Rimarrà con noi fino a giugno.

Cassano ha fatto una scelta ma si è comportato in maniera eccezionale con noi, vederlo allenarsi è stato uno spettacolo per chi ama il calcio, abbiamo cercato di metterlo nelle condizioni ideali ma non ci siamo riusciti, abbiamo sbagliato.

Il mercato andrebbe chiuso il 31 luglio, sarebbe un vantaggio per tutti”.










Federico Messini nasce a Villafranca di Verona il 15/05/1990. Studente in lettere moderne presso l'Università degli studi di Trento. Scrittore e cantautore ha all'attivo due pubblicazioni : "Il gioco degli spiccioli" uscito nel 2013 e "Il doppiatore" uscito nel 2016.

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