L’ex calciatore scaligero, già protagonista di un discusso passaggio ai cugini anni fa, lo ha fatto di nuovo: è il nuovo tecnico dei rivali
Una rivalità spesso sottovalutata, forse perché inferiore (come numero di tifosi coinvolti e come blasone complessivo dei due club) rispetto a quella delle aree metropolitane e non di Roma, Milano, Torino e Genova. Provate però a chiedere ad un tifoso dell’Hellas Verona o ad uno del Chievo (che negli ultimi anni, dopo il fallimento societario, ha cambiato due volte la propria denominazione) di indossare anche per gioco la maglia dei rivali cittadini: troverete la stessa risposta ‘sdegnata’ che darebbero reciprocamente i tifosi di Roma e Lazio, di Inter e Milan e via dicendo.

Per corroborare la tesi secondo cui esista una grande rivalità tra le due squadre di Verona, basti pensare alla sostanziale assenza di passaggi diretti di calciatori da un club all’altro della città scaligera. Complice anche la differenza di categoria nella quale, per diversi decenni, hanno giocato le due compagini, la storia del calciomercato veronese non riporta grandi esempi di cambi maglia, da una stagione all’altra, tra i due sodalizi.
Quel che ricordano bene soprattutto i tifosi del club più blasonato tra i due è certamente il ‘tradimento’ perpetrato dal difensore Fabrizio Cacciatore nel 2015. Dopo due stagioni – e 71 presenze totali in maglia Hellas – il giocatore fece passare un solo anno (trascorso alla Sampdoria) prima di diventare un tesserato dell’allora Chievoverona.
Erano gli anni in cui la piccola società fondata nel 1929 stazionava con continuità nella massima serie, togliendosi anche delle soddisfazioni rimaste negli annali del calcio veneto e non solo. Oggi, a distanza di 10 anni dal primo passaggio ai ‘cugini’, la storia si è ripetuta.
Cacciatore lo ha fatto ancora: è il nuovo tecnico del Chievo
Ritiratosi dall’attività professionistica di calciatore nel 2022, Cacciatore ha trovato nel ruolo di allenatore una seconda carriera da portare avanti con entusiasmo e dedizione. Dopo aver allenato in rapida successione il Caldiero, il Montecchio e il Treviso, l’ancora 38enne torinese ha accettato l’improvvisa proposta per la panchina fattagli proprio dall’AC Chievo Verona, il nome col quale lo storico ‘Chievo’ si è dotato a partire dal 2024.

L’ex difensore dell’Hellas e dell’altra sponda veronese ha preso il posto in panchina di Allegretti, che per motivi familiari – questo si legge nel comunicato ufficiale del Chievo – ha lasciato improvvisamente la conduzione tecnica della squadra, attualmente militante nel campionato di Serie D dopo le mille peripezie amministrative degli ultimi anni.