I fotogrammi dell’infrasettimanale gialloblù

Se ne torna a casa con un pugno di mosche il Verona di Pecchia dopo un primo tempo sontuoso e un secondo tempo insignificante. 

Le colpe? Suddivise tra un ragazzino di 17 anni, un centrocampista che l’anno scorso è stato il migliore nel campionato cadetto, una squadra che mentalmente va in panico alla prima difficoltà, un allenatore con grossi limiti e una società che gli ha dato in mano una squadra probabilmente ancora inadeguata alla categoria. Tutti possono crescere, il tempo è dalla parte dei giovani e per fortuna anche le avversarie fanno molta fatica. Ma queste considerazioni non possono servire come alibi davanti al secondo tempo di Atalanta-Verona. Andiamo a vivisezionare la partita con i nostri tre consueti fotogrammi gialloblù.

Il primo questa settimana lo dedichiamo al brano di Anna Frank che è stato letto prima del match e alla tristezza nel leggere di certi episodi che accadono negli stadi italiani. È incredibile come molte persone, adulte e giovanissimi, ancora adesso non si rendano conto di quale dramma incredibile sia stata la Seconda guerra mondiale. Fa veramente impressione pensare che nel 2017 ci siano persone ancora convinte che quanto accaduto non sia stato un crimine per l’umanità e che la Federazione calcio sia stata costretta a intervenire così pesantemente per sensibilizzare le persone su questa tematica. Stiamo parlando di qualcosa di indecente e che fa male all’essere umano. Stiamo parlando di una cosa di cui non dovremmo nemmeno pensare. Brava la Figc a intervenire con prontezza e intelligenti alcuni calciatori e addetti ai lavori, che sono modelli per le generazioni che crescono, a rilasciare interviste e commenti contro una delle pagine più nere della storia dell’umanità. 

Torniamo al terreno di gioco con il secondo fotogramma. Il protagonista di questo fotogramma è senza se e senza ma il malcapitato Moise Kean. Il giovanissimo attaccante gialloblù dimostra un fisico da adulto, grande capacità di inserirsi nello spazio e bravura nel difendere palla, però sbaglia l’incredibile. Ci dicono che non bisogna gettare la croce addosso ad un ragazzino di 17 anni, ma noi la gettiamo eccome perché è per colpa sua se il Verona torna a casa da Bergamo senza punti ed è colpa della società se si decide di affrontare la serie A puntando su un bocia. La speranza è che tutte queste mazzate nei denti per il giovane scuola Juve servano per farlo crescere già in questa stagione. Perché se così non fosse, Fusco starebbe facendo un grandissimo favore alla Juve.

Terzo e ultimo fotogramma lo dedichiamo a Daniel Bessa. Probabilmente anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” starà facendo lo stesso pensiero perché colui che è stata la vera sorpresa della promozione gialloblù, si sta rivelando un centrocampista in grossa difficoltà per questa categoria. Bessa ha i numeri, ha la tecnica sopraffina per uscirne e soprattutto è intelligente. Inoltre gode della fiducia incondizionata dell’allenatore e anche della stima del pubblico gialloblù. Sta allo staff tecnico di Pecchia e al ragazzo cercare di uscire da questo tunnel in cui è precipitato al debutto in Serie A. L’errore clamoroso contro l’Atalanta è solo la ciliegina sulla torta di una stagione iniziata malissimo, in cui Bessa non azzecca neanche un cross e nemmeno un tiro da fuori. È anche vero che Pecchia in queste prime giornate gli ha cambiato almeno quattro ruoli, ma questa non è una novità visto che anche l’anno scorso era un jolly per il tecnico di Latina. L’italo-brasiliano deve ritrovare certezze e ritornare ad essere il meraviglioso giocatore visto l’anno scorso, perché questo Verona ha davvero tanto bisogno di lui.

D. Conati

Federico Messini nasce a Villafranca di Verona il 15/05/1990. Studente in lettere moderne presso l'Università degli studi di Trento. Scrittore e cantautore ha all'attivo due pubblicazioni : "Il gioco degli spiccioli" uscito nel 2013 e "Il doppiatore" uscito nel 2016.

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