Non c’è dubbio. A pochi giorni dalla super sfida salvezza contro il Genoa giocare una partita per 120 minuti sfiatando qualcuno dei titolari non è di certo positivo.
Però il derby è sempre il derby e la soddisfazione di sconfiggere questo Chievo va al di là di ogni fatica. Inoltre il morale e la sicurezza che può dare una partita così significano tantissimo nella delicata stagione nel Verona.
Infine il Genoa ha giocato in Coppa con 24 ore di ritardo rispetto al Verona e probabilmente lunedì sarà anche più stanco dei gialloblù.
Per cui benissimo per la vittoria e complimenti a Pecchia e alla squadra per come è arrivata.
I nostri tre fotogrammi del derby sono tutti e tre positivi.
Il primo va di diritto al gruppo, unito, coeso e in campo ben amalgamato. Il gioco di Pecchia è completamente diverso da quello di Maran: non prevede 11 giocatori nello stesso ruolo, con cambi che non intaccano minimamente la natura tattica della squadra e con nessuna inversione di posizione tra i giocatori. Con Pecchia tutti fanno tutto, tranne i due centrali di difesa.
Questo non dà dei punti di riferimento agli avversari, ma rischierebbe di creare tra i giocatori confusione. Invece a parte i tempi supplementari, dove ha regnato la stanchezza, il Verona del derby è parso inserito in un caos ben organizzato.
Il secondo fotogramma spetta a Silvestri, il portiere di riserva che tanto riserva non è. Perché ha dimostrato che può tranquillamente giocare titolare in qualsiasi momento.
Infine l‘ultimo fotogramma se lo merita Fossati. Il suo cucchiaio è stato un vero piacere per palati fini. Un rigore d’alta classe, in un derby da dentro/fuori e in un momento molto delicato della stagione. Significa avere personalità e classe.
D. Conati