Le cessioni di Rrahmani (14 milioni + 1,5 di bonus) e Kumbulla (23 milioni complessivi + il riscatto del cartellino di Çetin valutato 7 milioni) sono sicuramente due operazioni incredibili e di non facile realizzazione.
Il Verona ha perso due pezzi da novanta, ma ha potuto re-investire queste cifre per potenziare il reparto.
Innanzitutto è stato acquistato a titolo definitivo Günter, pupillo del tecnico, per 4 milioni di euro. Sono stati confermati Dawidowicz, Empereur e Lovato, mentre è stato bravo D’Amico a piazzare Bocchetti e il suo alto stipendio. Importante anche la cessione a titolo definitivo di Marrone e il prestito ad Empoli di Casale per farlo crescere ancora.
È arrivato Çetin per 1 milione di prestito (gli altri 7 del riscatto sono nell’operazione Kumbulla). Poi è arrivato Magnani in prestito, ma il riscatto sarà obbligatorio al realizzarsi di determinate condizioni per una cifra vicina ai 3,5 milioni e come lui anche Ceccherini dalla Fiorentina: prestito di un anno ma riscatto obbligatorio in caso di salvezza a 3 milioni di euro con altri 3 anni di contratto per il centrale toscano.
Infine, con la supervisione di Milanetto, è arrivata la scommessa Amione dall’Argentina: 1,7 milioni + 300mila euro di bonus + una percentuale al Belgrano sulla futura rivendita.
Forse si è perso un po’ in qualità e forza fisica, ma considerato chi erano Rrahmani e Kumbulla all’inizio dello scorso campionato e che dalle loro cessioni il Verona è riuscito a ricostruire un’intera difesa di proprietà, senza nessun prestito secco, risparmiando anche un discreto gruzzolo, il voto sul reparto non può non essere che positivo.
Voto 6,5