Il disco di vinile

Gira il cerchio nero sulla base roteante. Il chiodo lo solca recependo tutte le sfumature della creazione.

Gira il cerchio sul vecchio tappeto plastificato di piazzale Olimpia, la punta lo solca e lo riga irrimediabilmente distruggendo la gioia contrita dell’ascoltatore fiducioso.

Solo tre sordi, non udenti d’amplifon, non s’accorgono di nulla ed appludono felici in attesa del lato B che solitamente è quello meno commerciale e bello.

Non c’è sordo di chi non vuol sentire, pur se sano di staffa incudine e martello.

Il timpano non percepisce la canzone da scartare.

La fine.

Mas.Rec

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