Il grande bluff – “Il mio futuro? Nulla è deciso”

Non è passata nemmeno una settimana dall’ultima di campionato e Juric si prende gioco di Verona città e dei suoi tifosi. L’istantanea della firma a fianco di Urbano Cairo è una pugnalata per modi, tempi e rivela i veri propositi del tecnico croato, mai intenzionato a proseguire qui, polemico com’era fin dalle prime settimane dello scorso settembre.

La foto odierna (foto: torino.it) ritrae perfettamente la fuga senza rispetto, lo stesso rispetto preteso da Juric nei confronti del giornalista Ugolini solo pochi giorni fa. Un’uscita di scena fulminea, fregandosene dei saluti di rito che avrebbero sdoganato (e stemperato) l’addio se fossero stati fatti un attimo prima dell’annuncio ufficiale della nuova avventura. Grottesche le maniere da maleducato nei confronti della tifoseria gialloblù che l’ha amato, osannato e non merita un simile strappo. L’epilogo può starci, i modi no.

Comportamento rozzo e, lo ripeto, senza rispetto, che rivaluta Maurizio Setti, omaggiato dall’ex tecnico di un’intera stagione di bordate, senza elogi neppure a gennaio quando, a salvezza virtualmente ottenuta, gli regalò Lasagna.

Un carattere impetuoso mal interpretato, giammai sintomo di grande cuore gialloblù e sentimenti puri per città, bandiere, stemma. Se ne va dopo aver abbindolato e tradito tutti, nella falsità più assoluta.

Impossibile trovare scusanti, nemmeno se ora dovesse decidere di riparare con un saluto pubblico alla città. Verona perde un allenatore capace ma un uomo con la u minuscola, bravo ad imbrogliare una piazza intera e che non merita di essere rimpianto. A volte, e questo è il caso, conta più l’orgoglio di tutto il resto.

Michele Coratto

5 COMMENTS

  1. Grandissimo pezzo dottor Michele. Un personaggio di bassissima caratura. Ha preso in giro una città, un club e la sua storia. Sono convinto che avrà a rendere questi limiti gravissimi, umani e non solo.

  2. Finalmente l’avete compreso. È da settembre che lo affermo. Non che mi ritenga più furbo o migliore di voi però. Anzi…è che essere innamorati (bellissimo, soprattutto nel calcio e nel mondo di oggi) a volte nasconde la verità sotto gli occhi di chi innamorato non è.

  3. Non sono assolutamente d’accordo. Penso che abbia fatto benissimo e dei modi belli o brutti poco importa. Qua la questione è una sola:crescere, come è lecito per un tecnico bravo come lui. Ma con il “mago di Carpi”questo è impossibile perché non interessato al bene del Verona ma solo a riempirsi bene le tasche. Vedrete quanto presto faremo a rimpiangerlo. E allora vedremo sei i post saranno ancora di questo tenore. Grande rispetto e solo grazie a Miser Juric

  4. La balla colossale che dopo Cagliari ci è rimasto malissimo, perché avrebbe gradito un intervento della società è stato solo un prepararsi il campo per andarsene. Aveva già l’accordo con il Torino.

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