Il presidente Pavlov

di Massimo Recchia 

Karl von Frisch provò che il gesto del braccio con la mano sulla boccia di vetro associato al suono di un flauto nel far cadere mangime in acqua ad un pesce e poi invece, solo suonando lo strumento senza il gesto, lo faceva affiorare a pelo d’acqua per ambire al pasto dovuto e sperato. Ciò significa che il pesce pur non emettendo suoni, o vedendo un movimento, riesce ad udire ed agire per suo interesse e di riflesso, tanto caro ai cosiddetti “comportamenti pavloviani”. Associando idealmente l’esperimento del pesce, trasferendolo alla tifoseria gialloblù, possiamo affermare simbioticamente che se le sollecitazioni della squadra torneranno meritevoli, come scrive caldamente ieri il sig. Presidente, avremo persone che affioreranno ancora mosse dalla fede, e guideranno la coralità del tifo distinguendosi nuovamente e ciclicamente per beccarsi nuovo pastume. 

Peccato che i butei non sono pesci, bevono si, birra e chissà quanti altri intrugli infernali, fumano e fanno sesso come tutti ma non sono pesci stupidi attratti da mangime di serie B oculatamente trafugato. Pavlov non lo conoscono neanche se fosse un calciatore della Manciuria. 

I butei sono unici, soli contro tutti come sempre, ma non sono fessi…

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