Juan Manuel Iturbe è intervenuto ai microfoni di Roma Radio: “Sto bene, lavoro perché vada tutto bene. Differenze con Verona? C’è tanto da fare qui, giochiamo due competizioni e non è facile. Sto più dal fisioterapista che in campo, ho preso tante botte nella mia breve carriera. Quando mi sono fatto male ho pensavo che avrei dovuto darne qualcuna anche io”.
Sulla Roma: “L’anno scorso era già forte, quest’anno si è rinforzata con giocatori di alto livello come Keita”.
Sulle sue qualità: “Io non mi considero ancora un campione, ho 21 anni e devo fare tante cose per questa Roma che sta crescendo. C’è un allenatore che capisce tanto e giocatori che sanno come si vince. Toni dice che posso diventare tra i primi 5 al mondo perché gli ho fatto fare tanti gol. Quando sono arrivato a Verona non ero maturo e non facevo quello che dovevo ancora, mi ha parlato tanto e io l’ho ascoltato. Anche a Verona ho imparato a difendere, che non è facile per un attaccante”.
Idoli di infanzia. “Quando ero piccolo guardavo tanto Ronaldinho in quel Barcellona dove ha vinto tutto”.
Sulle qualità migliori dei compagni di reparto: “Di Gervinho la corsa, di Totti che è un grande uomo, Destro non parla tanto ma segna. Borriello poi è un grande calciatore che non sta giocando tanto ma potrebbe fare bene, darà tutto. Con questo infortunio non ho avuto modo di dare il meglio ma lavorando e parlando tanto con squadra e mister farò bene. Mi mancano tante cose, in quest’anno non sto giocando tanto ma voglio fare bene. Ljajic aspetta il suo momento, quando gioca fa sempre bene. Florenzi è un nazionale molto duttile. La prima volta che ho giocato contro la Roma ho visto Totti e non mi sembrava un uomo così buono, ma quando sono venuto qui mi sono reso conto del contrario. Il più simpatico? Borriello. Il più rompiscatole è Nainggolan”.
Obiettivi: “E’ presto per pensarci, magari lo scudetto. Stiamo lavorando per vincere”.
Fonte: tuttomercatoweb