Juric usa Dazn per chiamare Maurizio Setti. Il presidente usa la Gazzetta dello Sport, media partner della società, per rispondere. Probabilmente avrebbero potuto usare il cellulare entrambi e sarebbe stato meglio per tutti!
Ecco le parole odierne di Maurizio Setti:
“So bene che capita che Juric, prima o dopo una gara, si lasci andare a determinate esternazioni. A volte tende ad enfatizzare alcuni concetti, per l’immediatezza e la schiettezza che lo contraddistinguono. A darmi fastidio è che ne avremmo potuto parlare privatamente, come spesso è capitato. Non serviva farlo a mezzo stampa. Quel che non manca in una società come la nostra di sicuro è il rispetto: abbiamo sempre messo in testa la correttezza. Il mister vuole più carezze? Dopo la vittoria con il Cagliari ho portato tutti a cena, ho fatto anche un regalo ad ogni componente del gruppo. Abbiamo parlato per tre ore della situazione, di quello che si può fare e non fare nel contesto nebuloso in cui si trova il calcio. Tutti concetti su cui ci siamo trovati d’accordo. Per molti club è diventato difficile pagare gli stipendi, io li saldo sempre con regolarità. Queste sono le basi su cui si è sempre mosso l’Hellas e sarà ancora così. È vero, magari, per carattere, sono parco di complimenti, lo riconosco. Ma credo di avergli dimostrato quanto lo apprezzo e lo stimo, quando ho ritenuto che meritasse un rinnovo triennale con ingaggio raddoppiato. Il suo lavoro è stato eccezionale. È vero che in questi mesi sono stato meno presente del solito, per varie ragioni, ma al fianco di Juric c’è sempre Tony D’Amico, con cui parliamo ogni giorno. La nostra è una filiera corta, c’è piena condivisione, ma è sempre il presidente che decide e detta le linee economiche del club per tutte le attività: prima squadra, settore giovanile, settore femminile, infrastrutture. D’Amico si occupa per mia delega dell’intera area sportiva, io ed i miei collaboratori del resto. Anche per quel che riguarda il mercato, c’è da dire che da luglio a gennaio ho investito più che in ognuna delle altre annate della mia presidenza. Tutto questo malgrado in una sola stagione e mezza siano svaniti 20 milioni tra spese e mancati ricavi, mentre l’intero sistema del calcio è in una crisi conclamata, come ha dimostrato il caso della Superlega. Comunque sono pronto ad incontrare mister Juric quando vuole. Forse non ha compreso del tutto quello che gli ho spiegato in quella cena dopo il Cagliari, ma possiamo parlare di nuovo. Se c’è un ritardo nella programmazione è perché tutti sono fermi e, me compreso, spaventati da quello che potrà riservarci il futuro. I nostri piani futuri? Juric li conosce. Le ambizioni che ci sono partono dalla salvezza. Rimanere stabilmente nella colonna di sinistra della classifica per due anni è straordinario. Per fare altri gradini e competere per le coppe occorre più tempo. Ma siamo cresciuti tanto insieme, e lui ci ha fatto migliorare ovunque nell’area tecnica. Il mister resterà all’Hellas? Per me sicuramente sì, non so se lui abbia dei dubbi, fosse così vorrei che me lo dicesse. All’Hellas al centro c’è lui, con D’Amico. Anche questa è stata una grandissima stagione. E io sono contento del Verona che stiamo costruendo”.
Fonte: Gazzetta dello Sport