Juric: “Senza cazzimma non vai da nessuna parte”

Ecco le parole di mister Juric a fine match.

“Dimarco è partito dalla panchina perchè nell’ultima partita abbiamo fatto molto bene dietro e lui è entrato e ha fatto bene da subentrato, volevo ottenere lo stesso risultato. Lui è in un grande momento di forma, ma ho scelto così anche perchè adesso arriva il Bologna tra tre giorni”.

Un giudizio su Rüegg.
“Quest’anno Faraoni ha fatto un grande campionato e lui non ha mai giocato da titolare, volevamo premiarlo e vederlo. Ha fatto una partita giusta, niente di fantastico ma neanche male”.

La prestazione del Verona è stata sottotono stasera.
“La squadra sta facendo prestazioni positive in tante cose, ma ho la netta sensazione che quando una squadra del nostro livello perde un po’ di cazzimma e fame, diventa perdente. Lo siamo diventati, per me è importante trovare stimoli più forti, perché evidentemente quello che abbiamo offerto ai ragazzi non bastava. Dobbiamo  essere bravi noi, anche in ottica futura, a dare gli stimoli giusti”.

Cosa non ti è piaciuto della squadra?
“Inaccettabile entrare così in partita, da squadra dilettantistica. Vuol dire che non hai quella fame se approcci la gara così, ed è molto penalizzante. La squadra poi ha giocato bene, a tratti dominato, tanti calci d’angolo, ma abbiamo problemi a segnare e abbiamo preso gol al primo tiro loro. Come contro Inter e Torino creiamo tanto ma facciamo tanta fatica là davanti”.

Come mai sei stato espulso?
“Cordaz, che è mio amico, ha attaccato Ilic che è un bambino di 19 anni. Non ce l’avevo con l’arbitro, ero a difesa del mio giocatore, l’arbitro ha fatto bene”.

I numeri del girone di ritorno sono negativi.
“All’andata abbiamo fatto cose fantastiche, nel ritorno non bene. Dal Cagliari in poi abbiamo fatto buone partite ma perdenti, purtroppo è la verità. Ma ci deve servire da lezione”.

D.Con.

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

1 COMMENTO

  1. Come diceva Galli della Fiorentina, la realtà è un’ altra. L’ Hellas gioca sempre allo stesso modo. Il sistema d’ attacco è sempre lo stesso. Il resto, pressing alto e duelli uno contro uno. Poi i piazzati. Stop. Giocatori mandati al macello. Questo è il gioco del signor Juric. Ora arrivano gli alibi. Campionato disonorato.

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