Saviola, Lopez o Jankovic, Gomez. Brivio o Agostini. E Luna? Ah si, c’è anche lui. Per non parlare di tutti gli altri elementi e le relative alternative per ogni reparto. L’unico ad essere indispensabile e’ Andrea Mandorlini, minimo comun denominatore di un Hellas tornato grande grazie alla sua sapiente conduzione. Grazie al tecnico ravennate il Verona, fino a pochi anni fa frantumato, ridotto ai minimi storici e sprofondato nei bassifondi della Lega Pro, ha potuto recuperare il suo blasone e risorgere fino ad arrivare a sfidare i grandi club dell’Olimpo della Serie A. Per merito suo i gialloblù sono tornati sul palcoscenico più importante e con loro la tifoseria scaligera, ormai frustrata nell’animo tanto da intonare sovente il coro “io credo, risorgerò…”. Ecco, pur nell’incertezza di una nuova stagione che si preannuncia impervia, l’intera città si stringe attorno al proprio allenatore, consapevole che nelle difficoltà Andrea saprà traghettare la squadra in acque tranquille e ripetere un’altra volta quell’impresa chiamata Salvezza.