La Coppa Italia, questo strano intruso nel mezzo della stagione

Mercoledi pomeriggio ore 15. Basta l’orario di Verona-Empoli per far capire che la Coppa Italia non interessa alla Lega Calcio. Big che entrano nel tabellone solo a gennaio e che giocano in casa e quest’anno è stata pure tolta gran parte della Serie C con solo 4 squadre rimaste. Insomma una competizione brutta, che ha perso di prestigio e che viene sempre più trattata alla stregua di una fastidiosa incombenza nonostante i numerosi e fallimentari tentativi di rilanciarla. Altra cosa al limite del ridicolo è che tutti i turni saranno in gara unica, ad eccezione delle semifinali che si disputeranno in due partite. Cosa significa? Che una big con 5 partite in tutto (ottavo, quarto, due semifinali e finale) può vincere una coppa e con una sesta gara può vincerne un’altra (la Supercoppa italiana). Risultato: una stagione trionfale! Non sembra propriamente equo rispetto a un campionato infinito o alle competizioni europee estenuanti e sempre più impegnative.

Insomma, una Coppa Italia che ha sempre più l’immagine di una coppetta di poco conto e così sarà anche per Verona ed Empoli che faranno giocare le riserve, tanto sanno già che a metà gennaio c’è la proibitiva trasferta di San Siro ad aspettarle. Però il fascino della gita milanese rimane e siccome competizione e maglia vanno onorate, quelle poche centinaia di persone presenti domani si aspettano una bella sfida al Bentegodi.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

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