La cura Del Neri

di Enrico Brigi

Dopo l’indigesta sconfitta casalinga subita la scorsa settimana per mano del Palermo, con l’ultimo posto sempre occupato in desolata solitudine, la trasferta di Roma aveva tutto il sapore del match dall’esito già scritto. In più l’ambiente giallorosso, in piena euforia per il ritorno sulla panchina capitolina di Luciano Spalletti, aveva già assegnato ai gialloblù il ruolo di vittima predestinata. Nella consueta conferenza stampa del sabato, invece, Del Neri non ha mostrato alcuna titubanza in merito anzi, non ha fatto segreto di andare a Roma a caccia di punti, pronto ad affrontare i padroni di casa a viso aperto senza erigere alcuna barricata. Secondo il simpatico “baffo di Aquileia”, infatti, la trasferta contro De Rossi & c. rappresentava per la sua squadra l’inizio di un nuovo campionato. Il pareggio finale premia con merito la squadra gialloblù e, oltre a consentire di portare a casa un punto prezioso in un campo storicamente ostico, rappresenta un’iniezione di fiducia niente male. La squadra scaligera, nonostante un primo tempo terminato immeritatamente in svantaggio, ha avuto il merito di non disunirsi riuscendo a trovare la rete del giusto pari con un rigore di Pazzini, concesso dal sig. Massa – si, proprio lui ! – per un ingenuo fallo di Castan su Wszolek. Complici le solite assenze per infortuni – in settimana si sono fermati ai box anche Souprayen e Toni – le alternative per Delneri non erano molte tuttavia il tecnico ha fatto scelte intelligenti, regalando spazio sin dall’inizio al croato Rebic, giunto in settimana in prestito secco dalla Fiorentina. Nella ripresa, nel tentativo di raggiungere il pareggio, è ricorso ad un abile cambio di modulo con il quale la squadra è riuscita meritatamente nell’impresa di riequilibrare le sorti dell’incontro., La partita di Roma, forse per la prima volta da quanto è arrivato, porta finalmente alla luce in maniera evidente gli effetti benefici della cura Delneri. Dopo alcune settimane di assestamento la squadra inizia ad acquisire la tipica mentalità positiva del proprio allenatore – non esiste alcun campo in cui non valga la pena giocarsela – e comincia ad essere maggiormente consapevole dei propri mezzi. Da quando è stato chiamato a prendere il posto di Andrea Mandorlini, l’esperto tecnico friulano è riuscito piano piano a far salire tutti a bordo del suo credo tattico fatto di difesa alta, aggressività e pronte verticalizzazioni. Tutto il contrario di ciò che eravamo abituati a vedere sino a qualche settimana fa. La squadra , inoltre, mostra confortanti segnali di corsa e di resistenza, segno che il pesante lavoro atletico che ha caratterizzato le sedute di Peschiera in queste ultime settimane inizia a dare i suoi preziosi frutti. Il parco giocatori non brilla certo per qualità dei singoli tuttavia da quando è cambiato il timone il vento in riva all’Adige sembra essere decisamente cambiato. La squadra ha un’identità di gioco e soprattutto appare in grado di giocarsi la partita sino all’ultimo giro di lancette, indipendentemente dall’avversario che ha di fronte. L’attuale situazione di classifica rimante in ogni caso estremamente complicata ma i giocatori hanno il dovere di crederci sino in fondo, almeno fino a quando la matematica non si mette di traverso. I punti che separano i gialloblù dalla quart’ultima sono un’enormità ma sperare non costa proprio nulla. L’impressione generale, però, anche se la prova contraria come sempre non esiste, è che se il cambio in panchina fosse avvenuto con qualche settimana di anticipo ora saremmo probabilmente qui a parlare di altro. Inutile, tuttavia, soffermarsi su ciò che poteva essere e non è stato perché nulla cambia. L’importante è mantenere alta la concentrazione nel tentativo di mettere in cascina più punti possibile, consapevoli che i conti si potranno fare solamente alla fine. Il prossimo incontro il calendario ci pone di fronte il Genoa di Gasperini, il primo dei tanti scontri diretti che l’Hellas avrà l’opportunità di giocarsi davanti al proprio immenso, meraviglioso, commovente pubblico. Una vittoria, oltre ad essere la prima di questo campionato, potrebbe finalmente essere il punto di svolta tanto atteso. Chissà che non sia la volta buona..

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