La top ten del 2017 gialloblú

10 – Il nuovo antistadio

Il Verona decide di togliere dei fondi alla campagna acquisti per ricostruire il nuovo antistadio. Mancano ancora gli spogliatoi, ma rimane la volontà di riportare l’Hellas Verona in città.

9 – Gennaro Troianiello

È incredibile come un singolo giocatore sia riuscito a dare entusiasmo e colore ad una squadra che stava faticando fin troppo nella corsa promozione. Troianiello in campo non ha dato praticamente nulla al Verona, ma fuori è sicuramente uno dei grandi protagonisti della Serie A conquistata.

8 – L’arrivo di Cerci

Tesserare uno come Alessio Cerci significa illudere i tifosi e puntare in grande. Peccato che il resto della campagna acquisti sia stato esageratamente al risparmio. Ma Cerci resta comunque un grande colpo.

7 – Volpi o non Volpi

Prima le smentite, poi le polemiche, quindi le conferme, infine addirittura le cifre. Volpi e Setti hanno avuto rapporti economici e anche di profonda amicizia. Tra loro ora c’è il gelo e ancora tanti punti interrogativi tra i tifosi del Verona.

6 – Il caso Pazzini

Dall’uomo promozione e capocannoniere della Serie B, ai margini della squadra a fine agosto. Il tentativo di cederlo, il cambio di modulo che non lo favorisce, le tante panchine mal digerite. E con uno stipendio così alto, tutto ciò non giova a nessuno.

5 – Il derby vinto 3-2

È l’1 maggio quando il Verona batte il Vicenza in casa e mette il primo piede in Serie A. Una vittoria ottenuta di cuore e con i gol di Bessa e Romulo a tempo scaduto. Probabilmente la vittoria che ha decretato la promozione dell’Hellas e la caduta del Vicenza negli inferi.

4 – L’addio di Luca Toni

Un grande giocatore, un uomo di calcio genuino, un dirigente alle prime armi che si è schiantato contro lo scoglio Filippo Fusco. Il 2017 è anche quello dell’addio al veleno a quello che è stato uno dei più grandi giocatori della storia del Verona.

3 – La Fatal Verona

Battere il Milan è sempre una gioia, soprattutto se si pensano i tantissimi veronesi che tifano rossonero. Batterlo quasi sempre al Bentegodi lo è ancora di più. Umiliarlo con un sonante 3-0 non ha paragoni.

2 – Cassano!

La barzelletta dell’estate. É stato bello, almeno per una settimana, sognare di averlo a Verona.

1 – La promozione in Serie A

Tornare nella massima serie dopo appena un anno di purgatorio non è impresa scontata. Soprattutto se la società ha investito pochissimi soldi nella campagna acquisti, badando al risparmio anche nello staff tecnico. Una promozione che non è nuova nelle corde del Verona, ma che regala sempre enormi soddisfazioni. E ora non resta che sperare che la società voglia mantenere questa categoria.

Buon 2018 gialloblù!

D.Con.

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