L’Hellas torna a brillare

“La differenza la fa la Società – ha detto Bagnoli – e il Verona in questo momento ne ha una con la S maiuscola”. Quando parla l’Osvaldo, la Verona calcistica si ferma a riflettere sulle sue dichiarazioni, mai banali, perché, seppur pronunciate da un tifoso speciale, mantengono un certo disinteresse dettato dallo sguardo d’insieme di un tecnico professionista ammirato e stimato in tutto lo stivale. E la valutazione dell’ex mister dello scudetto è convalidata dal lavoro dei quadri dirigenziali gialloblù: sagacia intellettiva, tenacia, voglia di arrivare, intuizioni e risorse monetarie non mancano al club di via Belgio che anno dopo anno va via via consolidandosi tra le squadre più interessanti del panorama italiano. Pochi svolazzi e molta concretezza contraddistinguono ogni componente dell’Hellas: dal vertice Setti fino all’ultimo dei magazzinieri si rema tutti dalla stessa parte e con lo stesso vigore. Ogni dipendente si impegna al 110% per rinforzare le basi e rilanciare le aspettative della piazza verso traguardi sempre più ambiziosi. Il tutto, però, sottovoce. Quasi solo bisbigliando. L’obiettivo principale resta, come sempre, la salvezza e quei 40 punti vitali per resistere a certi livelli. E, in questo senso, tranquillizza l’eccellente campagna acquisti del direttore Sogliano, che ha reso competitiva la squadra con un mercato scoppiettante ma allo stesso tempo oculato. Uomo di fiducia del Patron di “Manila Grace”, Sean ha passato tutta l’estate a prendere aerei per visionare questo e quel giocatore, alla ricerca del grande colpo “low cost” che al contempo soddisfasse i tifosi e non svuotasse più del dovuto le casse societarie. Dopo la vendita di Iturbe e Romulo, il Presidente aveva detto: “Il Progetto tecnico va avanti..”. E così è stato. Per mezzo dell’instancabile diesse scaligero, Setti ha sborsato i quattrini necessari per trattare con Marquez, Saviola, Luna e tutti gli altri, senza fare follie ma mettendo a disposizione un budget economico equo per le loro richieste. Sono lontani i tempi bui del vicentino Pastorello, che millantava improbabili tesseramenti dell’ultimo minuto per poi accampare scusanti imbarazzanti quando non arrivava nessuno. Sono passati anni luce anche da quella sciagurata Lega Pro che sembrava avere inghiottito non solo le speranze della piazza ma anche il blasone di oltre 110 anni di storia. Finalmente oggi la nostra stella è tornata a brillare nel firmamento della massima categoria e le quotazioni dell’Hellas sono in continua ascesa. Un cammino che è ripreso dopo le numerose batoste di qualche anno fa grazie ad una società ben organizzata e che non lascia nulla al caso. Del resto, Bagnoli non parla a vanvera e le sue dichiarazioni sono già scolpite come sentenze nel cuore di ogni tifoso.

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