L’Onore delle Armi – di Geppo

Quanto segue e’ un tenero messaggio di ringraziamento di un tifoso gialloblu’ che con toccante sensibilità percorre tutto d’un fiato il cammino dell’ormai ex Mister del Verona Andrea Mandorlini. Un saluto agrodolce che critica e allo stesso tempo accarezza colui che ha avuto il merito di riportare il glorioso Hellas nel calcio che conta.

“Da tempo non amo Mandorlini, più per alcune sue dichiarazioni post Inter-Verona che per il mal gioco e i risultati. Ma non ho mai amato neppure vedere le masse, uscite dai rifugi, festeggiare sul cadavere del nemico. Pertanto – premettendo che qui da festeggiare non c’è nulla e nulla s’è vinto o risolto, anzi – il mio personale ringraziamento di cuore va ad Andrea Mandorlini: ti ho mal digerito, non ho apprezzato certi tuoi aspetti ottusi ma pure quantomeno apparentemente ruffiani, per un mio concetto di dignità avrei operato scelte diverse e che forse sarebbero apparse più rispettose delle tue; ma, in ogni caso, grazie. Grazie per aver riportato in alto il nome dell’Hellas Verona dalle paludi melmose in cui era affondato e in cui lo hai preso. Che sia stato merito o fortuna, ora poco importa. Grazie per le volte in cui, anche esagerando, ti sei fatto scudo per difendere Verona e i veronesi. Grazie per le imprese ed i sogni che ci hai regalato, quand’anche avessero merito pure i giocatori. Grazie se, pur giocandovi, ti sei fatto condottiero dei gialloblù ottenendo l’insperato e perdendo ciò che sembrava conquistato. E grazie pure – forse mancando di dignità – per essere giunto sino ad oggi: forse t’avessero esonerato o ti fossi dimesso un paio di mesi fa, agli occhi dei più – oltre alle tue grandi colpe – non sarebbero visibili le immense responsabilità della società dell’Hellas Verona. Un grazie alla persona ed all’allenatore Andrea Mandorlini, che, piaccia o meno, è entrato a far parte di diritto delle pagine più importanti della storia del Verona. No, ora non c’è da festeggiare: chi ti ha esonerato sembra in grado (per strategia o incapacità) di far peggio, assumendo chi è inviso a tutta la tifoseria. E nessuno ride nè rida più. Neanche quei signorini in pantaloncini che non dimostrano di avere dignità come non hanno avuto rispetto per chi li segue in tutta Italia; e, pertanto, non meritano neppure attenzione. I goal presi ieri dovrebbero far nutrire più altri tipi di sospetti che certezza di incapacità. E forse pure questo Mandorlini lo sa”.

Geppo

 

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