Da ora in avanti l’analisi sarà immediata: l’infortunio occorso (ahi noi) a Luca Toni dimostrerà, nell’arco delle prossime otto settimane, se le fortune del Verona dipendevano davvero solo dall’impiego costante del centravanti emiliano. In molte occasioni addetti ai lavori e tecnici avversari hanno rilevato come il gioco gialloblù ruotasse unicamente attorno a Luca, snobbando per lo più il resto dell’organico. Ora la prova del nove: senza l’ex Campione del Mondo l’Hellas di Mister Mandorlini ha l’occasione di dimostrare che i risultati verranno ugualmente. Al di là delle dietrologie circa le dichiarazioni di Andrea sulle “vacche grasse o magre” o della poco velata polemica con i giornalisti rei di “aver rotto le palle nel chiedere l’impiego di Pazzini”, ora toccherà al nostro straordinario allenatore trovare risorse alternative ed altrettanto efficaci. La combattività del tecnico di Ravenna è conosciuta e riconosciuta ed è lecito aspettarsi nuove risorse per centrare altre imprese. D’altronde, lui stesso in più occasioni ha sottolineato che da allenatore del Verona Toni non è stato l’unico attaccante a fare faville: in serie B pure Cacia ottenne il trono di capocannoniere. Da stasera tocca a Pazzini diventare determinante. Ma se ascolterà i consigli di Mandorlini, il “Pazzo” sarà in grado di non far rimpiangere l’amico Luca Toni. Il Mister è la garanzia: sa trovare quegli equilibri che nei sei anni di permanenza a Verona gli hanno permesso di togliersi molte soddisfazioni. Ce la farà ancora, ne sono sicuro..
Michele Coratto