Mi scusi presidente…

di Federico Messini

“Mi scusi presidente, non è per colpa mia, ma questa nostra squadra non so che cosa sia”.

Riadattato il verso dell’immortale cantautore Giorgio Gaber, esprimo tutto il disappunto per la peggior stagione di sempre del Verona in serie A.

Non digerisco i naufragi contro Udinese e Sampdoria perché nel momento in cui bisognava dare tutto non lo si è fatto. Inspiegabile.

Di calcio giocato si è parlato tanto, preferisco questa volta andare oltre. Mi aspettavo dichiarazioni diverse del direttore sportivo Bigon e invece sento ancora lo sciagurato ritornello: ”La squadra è clamorosamente adeguata alla serie A”.

A ripensarci, mi scappa da ridere (proprio perché c’è da piangere). Da non dimenticare un’altra perla, questa volta di Setti: “Questa è la miglior stagione di sempre”. Follia..

Il fallimento sportivo fa parte del gioco, sia chiaro. Ciò che mi spaventa maggiormente è invece l’assenza di autocritica. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, difendere ad oltranza i propri errori è agghiacciante.

La Società Verona deve ripartire con serietà da una buona programmazione. Poche parole, fatti concreti e umiltà.

Ah, una precisazione: la citazione iniziale proseguiva affemando:“ io non mi sento italiano”. Io invece mi sento gialloblù, come tutti i Butei che sostengono anno dopo anno, domenica dopo domenica, la squadra di Verona a prescindere dalla categoria e dai risultati. Questo amore merita rispetto. Da parte di chiunque.

Federico Messini nasce a Villafranca di Verona il 15/05/1990. Studente in lettere moderne presso l'Università degli studi di Trento. Scrittore e cantautore ha all'attivo due pubblicazioni : "Il gioco degli spiccioli" uscito nel 2013 e "Il doppiatore" uscito nel 2016.

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