Sogno vicinissimo, impresa storica sfiorata, ma non basta. Non è sfortuna quella che regala una immeritatissima vittoria al Milan, ma è vera e propria sfiga. La sfiga pesa più della sfortuna, la sfiga è quella che a Napoli chiamano iella, la sfiga stasera si è materializzata in Günter che incespica sul proprio piede nel momento di rinviare e segna un autogol assurdo e irripetibile che regala il 3-2 ad un Milan brutto, ma per merito del Verona.
Peccato perché l’Hellas è stato quasi perfetto. I primi 25 minuti sontuosi, da grandissima squadra: pressing alto, grande tecnica, tutto in sincronia e un meritato 0-2 con Caprari e Barak su rigore guadagnato furbescamente da Kalinic.
Nella ripresa calano i ritmi ma il copione è lo stesso, con Montipò praticamente inoperoso. Poi un gol di testa da campione del mondo di Giroud, un rigore ancor più dubbio di prima segnato dal cecchino Kessie e la sfortuna estrema nell’autogol di Günter hanno dato 3 punti al Milan. Ingiusti.
Il Verona torna a casa tra gli applausi convinti dei 2000 di San Siro e degli altri che hanno sognato da casa. Ma torna ancora senza vittoria da San Siro, con il terzo 0-2 in trasferta buttato alle ortiche e con la consapevolezza di essere un’ottima squadra che a un certo punto del match si inceppa. Tocca a Tudor scoprire dove lavorare affinché non accada più.
Foto: instagram Hellas Verona
Damiano Conati
Caro Damiano anche noi abbiamo la nostra fatal si chiama Fatal San Siro, rasseniamoci non vinceremo mai ma perdere per autogollonzo fa ancora più male