A Verona il capitano ha toccato con mano la serie A e l’ha vissuta da protagonista. In tempi non sospetti scelse Verona per rilanciare le sue aspettative quando il club, allora presieduto da Martinelli, era sprofondato negli abissi della Lega Pro e con l’Hellas si è tolto molte soddisfazioni, in primis le due promozioni in B e A. Ora le strade tra la società di via Belgio e Mimmo sembrano dividersi: qualche settimana fa sembrava fosse forte l’interesse dell’Udinese che lo gradiva come contropartita per far arrivare sulle rive dell’Adige l’esterno Faraoni. Ora pare invece che in “pole position” ci sia il Bologna di patron Guaraldi, retrocesso malamente in serie B ma pronto ad investire per riportare immediatamente i felsinei nella massima categoria. Dovesse accettare la corte dei rossoblù, Mimmo avrà sempre un posto speciale nei cuori dei tifosi scaligeri che hanno avuto modo di apprezzarlo per la gagliardia e la caparbietà prima ancora che per il senso della posizione e per la bravura come difensore. Un vero capitano che mai è uscito dal campo senza aver dato tutto per la maglia. Una bandiera gialloblù che mai si ammainerà e che continuerà a sventolare anche se il futuro lo dovesse portare lontano da Verona.
