Nené: “Salvezza? Punto al massimo”

Le dichiarazioni del nuovo acquisto gialloblù, rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione all’Ufficio Stampa dell’Hellas Verona F.C.

VERONA, LA MIA PRIMA SCELTA
“Sono felice della scelta che ho fatto, sono arrivato in una grande piazza, e quando ho scoperto l’interesse del Verona ho subito accettato. A gennaio si era già manifestata l’opportunità, ma io volevo stare tranquillo e continuare a giocare bene. Anche la mia famiglia è contenta di essere qui, in una bella società e in una grande squadra, che l’anno scorso ha fatto un grande campionato arrivando decima. Verona è sempre stata la mia prima scelta, mi ha colpito quando ho incontrato l’Hellas da avversario, è stata l’unica società realmente interessata a me. Non ci ho pensato un attimo ad accettare. Sono pronto per questa nuova avventura, siamo fortissimi come squadra e dobbiamo dimostrare quello che sappiamo fare per rendere felici tutti i tifosi”.

MASSIMO IMPEGNO
“Sono in Italia da cinque anni, spesso e volentieri frenato dagli infortuni. Ora sono al 100% ed in campo non mancherà mai il mio impegno. Mi propongo di fare il massimo in allenamento per dare tutto in partita. Ogni gol che faccio per me è bello, perché aiuta la squadra e mi rende felice”.

A COMPLETA DISPOSIZIONE
“Luca Toni è un bravo calciatore, io sono venuto qui per dare una mano e in questa squadra ci sono tanti calciatori importanti. Il mio ruolo lo deciderà l’allenatore, sono a disposizione e posso aiutare tutta la squadra. Posso giocare da prima e da seconda punta, ho fatto anche il trequartista. Non conta il ruolo, l’importante è che la squadra vinca ed io sono qui per questo”.

LE PRIME IMPRESSIONI
“La città non l’ho ancora vista bene, ma ci sono stati mia moglie ed i miei due figli. che me ne hanno parlato molto bene. Non ho avuto tanto tempo per parlare con gli altri calciatori, conosco Agostini che ha giocato con me e mi ha parlato benissimo di questa piazza. L’impressione è stata stupenda, mi sono sentito accolto da squadra e società, ora ci sarà tutto il tempo di conoscerci”.

SCELTE DI VITA
“Se facessi come Paulinho? Io sono contento di essere in Italia, come campionato preferisco questo. Qui sono veramente felice, non lo sarei in una piazza dove puoi prendere il sole. La mia famiglia è tranquilla e sta bene, per prendere i soldi c’è sempre tempo. Vengo dalla povertà, mia nonna non sapeva pronunciare il mio vero nome (Anderson, ndr) e mi chiamava Nenè, come si chiamano i più piccoli della famiglia. Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 18 anni, dai 12 ai 17 anni ho lavorato per essere indipendente e facevo il controllore sugli autobus. Mi allenavo con gli amici, ho fatto una grande prestazione durante un’amichevole ed una squadra mi ha notato. Così eccomi qui, è la vittoria più grande della mia vita. Il mio numero di maglia, se andrà bene alla società, sarà il 99. Prima avevo il 18, ora facciamo 9 più 9”.

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