Non chiamiamola emergenza

Il campionato straordinario del Verona di Juric non deve mascherare i problemi della rosa. Problemi che l’allenatore sottolinea da mesi e che mettono in difficoltà molti giocatori costretti a giocare fuori ruolo o senza certezze.
L’acquisto di Benassi infortunato e il mancato arrivo di un trequartista, cercato per tutto settembre senza risultati, ha portato il Verona ad arrivare alla sfida con il Bologna senza centrocampisti. Ma non si può parlare di emergenza quando il problema era previsto, si conosceva da mesi e non si è fatto nulla per porvi rimedio. Davvero si pensava che Miguel Veloso avrebbe avuto tenuta fisica per tutta la stagione a 36 anni? E davvero c’era la certezza che un 19enne proveniente dalla Serie B olandese sarebbe stato in grado di giocare sempre con disinvoltura nella nostra Serie A?
D’Amico ha provato fino all’ultimo minuto di mercato autunnale a regalare un trequartista “già pronto” a Juric. Bentaleb è stato corteggiato per mesi, Ounas è stato vicinissimo, sono stati fatti tentativi estremi per Ramirez e addirittura Gervinho sul gong. Alla fine non è arrivato nessuno, Barak è diventato per forza mezzapunta, per molte gare Juric ha dovuto affidarsi a imberbi trequartisti come Colley e Salcedo, gettando nella mischia anche i Primavera Yeboah e Bertini, o cambiando ruolo a più giocatori. Tameze terzo dietro a Bergamo e punta con la Lazio, Lazovic esterno destro, sinistro, trequartista e addirittura centrocampista centrale a Bologna, Ilic che con l’Inter è diventato attaccante centrale.
Nonostante tutto ciò, il Verona è al giro di boa del campionato con la salvezza in saccoccia e i meriti vanno riconosciuti sia a D’Amico, per un’ottima campagna acquisti seppur al risparmio, sia al tecnico croato, il vero talento della squadra. Rimane però una domanda. Oggi è il 16 gennaio e non è stato acquistato ancora nessuno: da ottobre ad adesso la società non poteva correre ai ripari e porre rimedio alle mancanze (conosciute) di questa rosa? Era cosi necessario tirare la corda con Juric, artefice dei miracoli gialloblù, che chiede da mesi rinforzi? Bisognava aspettare una sconfitta senza centrocampisti e trequartisti prima di intervenire sul mercato?
D’Amico, che in questi anni ha dimostrato di essere uno dei migliori diesse mai visti a Verona, adesso è in difficoltà perché è chiamato a muoversi con urgenza, con il fiato sul collo dell’allenatore e con poche proposte sul mercato. È necessario però agire per non vanificare tutto quello che si è raccolto finora e i risultati di questo Verona che sta vivendo uno dei migliori gironi di andata della sua storia.

Damiano Conati

Sono nato a Verona nel 1982, sono sposato e ho tre bellissimi bambini. Laureato in Scienze della comunicazione, sono iscritto all'Ordine dei Giornalisti dal 2005. Giá collaboratore di molte testate locali, presidente di una società di basket, ho vissuto tre anni in missione in Brasile e attualmente lavoro come operatore sociale in Caritas Verona.

2 COMMENTS

  1. Veloso comunque di anni ne ha 34, non 36, e altri giocatori di 34 anni si infortunano raramente, Palacio e Quagliarella che sono ben più anziani hanno meno problemi fisici di lui

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