La società scaligera deve ancora completare la rosa con almeno un paio di colpi: ecco le priorità indicate dal grande ex
Incompleto. Questo l’aggettivo più adatto per indicare, quanto meno fino ad ora, il mercato dell’Hellas Verona, una delle società che lo scorso anno è stata in lotta fino all’ultima giornata per evitare una retrocessione che sarebbe stata catastrofica per le ambizioni del club veneto.
Confermato alla guida, dopo i tanti dubbi emersi sul suo operato in determinati momenti della scorsa stagione, il tecnico Paolo Zanetti, gli scaligeri hanno dovuto fare i conti con un paio di partenze inevitabili e con altre determinate dall’importanza dell’offerta economica ricevuta per i suoi tesserati.
L’attaccante francese Thomas Henry è per esempio andato via a parametro zero, mentre il danese Casper Tengstedt, decisivo la scorsa stagione con i suoi gol, è tornato al Benfica per fine prestito. Per quello che concerne invece gli addii che quanto meno hanno fruttato qualcosa nelle casse della società veronese, le partenze di Diego Coppola in direzione Brighton e di Daniele Ghilardi verso la sponda giallorossa della Capitale hanno consentito al DS Sean Sogliano di iniziare a mettere a segno qualche colpo in entrata.
Con un altro big come Jackson Tchatchoua in rampa di lancio per un approdo in Premier League (il Nottingham Forest sembra aver avuto la meglio sul Milan nella corsa al camerunese), il Verona è chiamato a puntellare la rosa con altri acquisti. La strada l’avrebbe indicata un ex calciatore gialloblù che, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, si è brillantemente distinto come tecnico nel settore giovanile della Roma.
Falsini indica la via: ecco cosa serve al Verona
Intervistato dal quotidiano ‘L’Arena’, l’ex terzino dell’Hellas – che fino allo scorso maggio ha guidato con successo la Primavera del club giallorosso – ha parlato di quelle che secondo lui dovrebbero essere gli interventi da fare in sede di campagna acquisti.
“Il Verona mi sembra messo bene sul lato mancino: Valentini è uno tosto, mentre Frese e Bradaric si completano bene a vicenda. Il primo è più difensivo, mentre il secondo ha il guizzo. Entrambi hanno poi un bel piede“, ha esordito l’allenatore.
“Secondo me all’Hellas serve una punta in grado di far girare la squadra e garantire un numero di gol sufficiente ad assicurare la salvezza, ma credo anche che debba fare qualcosa in mezzo al campo: lì si è perso tanto. Sono però sicuro che il DS Sogliano interverrà a riguardo“, ha poi concluso il classe ’75.
