Pavanel: “Per i play off ce la giochiamo fino alla fine”

Le dichiarazioni dell’allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate durante la trasmissione ‘Questo è il Verona’, in onda sull’official radio Bellla&Monella.

ACCAREZZANDO IL SOGNO PLAY OFF

«All’inizio dell’anno non avevamo idea di che cosa ci si poteva aspettare dal campionato, ma avevamo fiducia. Essere a 43 punti a una giornata dalla fine, con tutto ancora da giocare… Certo, le possibilità non saranno tantissime, però ci sono e questo ci riempie di speranza. Già in ritiro mi divertivo ad allenare questa squadra, a vederla giocare, il gioco è ciò che ci ha sempre contraddistinto. Man mano che andiamo avanti si apre una possibilità che fino a un mese fa sembrava impensabile e questo ci dà forza. Dato che passano solo le due migliori quinte dei tre gironi e che il Girone A ha sempre viaggiato su punteggi molto alti, abbiamo fatto la corsa sul Girone C. Solo che nelle ultime gare Pescara e Lazio hanno vinto molto portandosi a 44 punti. Se vincono ci tagliano fuori, perché noi possiamo arrivare massimo a 46, e paradossalmente nemmeno arrivare quinti potrebbe bastare. Ma noi ci godiamo la bellezza di poterle giocare, queste gare, anche perché a livello Primavera non ci sono calcoli e le motivazioni sono sempre molto alte. Ci sono giovani che si vogliono mettere in mostra, non sarà facile né per noi né per le nostre dirette concorrenti portare a casa la partita. Abbiamo l’obbligo di vincere, ma anche le altre devono stare attente e questo rende tutto bellissimo. Il momento in cui abbiamo capito di essere sulla strada giusta? E’ stato quando sono dovuto stare fuori per squalifica, nel girone di ritorno. Perché se, anche quando ti manca una persona come me che interagisce tanto, i ragazzi vanno e sanno comunque quello che devono fare, vuol dire che ha un senso tutto il progetto e tutto ciò che hai fatto. Abbiamo capito che potevamo giocarcela fino in fondo».

UNO SGUARDO AL CAMPIONATO

«All’appello mancano l’Udinese e il Cesena, tra le squadre che potevano lottare per i play off. Il Bologna invece non è partito bene ma ha una squadra importante e ben allenata. Quest’anno nella corsa invece è entrato il Cagliari, partito alla grande mentre poi per scelte di rosa hanno perso parte della loro forza. E’ vero che anche noi abbiamo perso elementi significativi della squadra, eppure siamo stati costanti. Il Cagliari è lì a due punti, giocherà contro il Milan che a sua volta dovrà vincere a tutti i costi. Speriamo di poterne approfittare».

UN LAVORO DI CONCERTO

«Siamo un gruppo ben affiatato, interagiamo sempre nella maniera giusta. Daniele Riganti è con me da sempre ed è capace di supportarmi nei momenti di tensione. E poi c’è l’ex gialloblù Franco Bergamaschi, persona straordinaria sempre in grado di darmi il consiglio giusto al momento giusto. Lui incarna il Verona, vive la situazione, me la fa vivere e noi trasmettiamo questa febbre ai giocatori. Senza dimenticare il direttore Calvetti, che è quello che ci tiene più di tutti. Sui portieri, poi, dobbiamo migliorare tanto e su questo dobbiamo stabilizzarci, per riuscire a portare in Primavera i portieri già con una preparazione adeguata. Ma è uno spirito che coinvolge tutto il Settore Giovanile, abbiamo raggiunto veramente un livello importante e ora dobbiamo mantenerlo».

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