Quando sono le motivazioni che contano

Foto: Fiorentina-Hellas (Fonte: Tuttosport.com)

Domenica contro la Fiorentina sarà gara vera. I ragazzi di Mandorlini, non paghi dei 46 punti fin qui ottenuti, hanno ancora voglia di stupire e preparano lo sgambetto alla corazzata viola. E potrebbero essere proprio le motivazioni di molti gialloblù a fare la differenza. In primis, la voglia del gruppo di riscattare la rocambolesca sconfitta dell’andata. Ma anche il desiderio di aggiungere altro fieno in cascina per portare un’altra volta l’attacco alla zona Europa League. Stimoli che di sicuro non mancheranno neppure per due ex, l’estate scorsa scaricati troppo presto ed esclusi dai progetti di Montella: il riferimento è a Toni e Romulo. A testimonianza di quanto poco credessero nelle potenzialità dell’ariete emiliano, a Luca venne proposto addirittura un ruolo da dirigente nei quadri della società. Fu allora che Toni decise di portare la sua esperienza a Verona e di rinascere ragazzino sotto il segno del gol. Romulo invece era mal impiegato e sottovalutato: nel ruolo di esterno (alto o basso) non esplodeva completamente l’ariosità della sagacia tattica ammirata in mezzo al campo sulle rive dell’Adige. E ricordiamo anche che per il brasiliano fare bella figura è doppiamente importante: di lui si parla molto in chiave mercato dove il suo futuro pare essere a metà strada tra le due società che starebbero trattatando ad oltranza per il riscatto veronese o per un ipotetico controriscatto gigliato. E poi non dimentichiamo un altro ex: Donadel. Marco a Firenze ha vissuto gli anni più belli della sua carriera e giocare contro il suo passato lo potrebbe ringalluzzire di più del solito. Insomma, di carne al fuoco ce n’è parecchia ed è lecito aspettarsi un grande Verona anche contro gli amici viola.

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